Giovanni Michelucci
Grande promotore delle contaminazioni tra architettura, design, arte e artigianato, Giovanni Michelucci (Pistoia, 1891 – 1990) ha vissuto a pieno, grazie alla sua longevità, le complessità, le trasformazioni e le idee che hanno caratterizzato l’universo progettuale del ‘900. Rinomato tra gli architetti italiani più importanti del XX secolo — tra i suoi progetti più celebri la stazione ferroviaria di Firenze Santa Maria Novella e la chiesa di San Giovanni Battista sull'Autostrada del Sole — dopo un’iniziale esperienza come incisore, negli anni ’30 è ormai un architetto affermato, e viene eletto nel 1945 Presidente della Facoltà d'Architettura all’Università di Firenze. Dagli anni ‘20 agli ‘80, i suoi progetti inglobano la creazione di arredi realizzati in collaborazione con le più prestigiose maestranze toscane. Il repertorio spazia dalle ispirazioni Déco alle sperimentazioni biomorfe degli anni ’40, che culminano nella celebre sedia-scultura Scapolare, fino agli arredi più recenti, caratterizzati da forme essenziali, realizzati in serie per Poltronova, Delecta e per la falegnameria Fantacci. Molti di questi pezzi sono custoditi nella Villa Roseto a Fiesole, la casa-studio dell’architetto, che nel 1982 ha costituito in questa dimora la Fondazione Giovanni Michelucci.