Osvaldo Borsani
Tra i designer più ricercati dai collezionisti di tutto il mondo, negli anni '30 Osvaldo Borsani (Varedo 1911 – Milano, 1985) assume il ruolo, prima ancora di laurearsi in architettura, di direttore artistico della ditta fondata in Brianza negli anni '20 dal padre Gaetano. Nel 1935, la Gaetano Borsani/Atelier di Varedo apre nel cuore di Milano il negozio Arredamenti Borsani: è qui che Osvaldo crea i suoi mobili, spesso pezzi unici, espressioni di un gusto '900 alleggerito nei volumi, e reso unico da scanalature e intagli decorativi che movimentano, mediante materiali a contrasto, le superfici dei suoi arredi. Se negli anni '40 l’azienda adotta linee sempre più assottigliate, gli anni '50 segnano la svolta radicale, grazie alla collaborazione di Osvaldo con il fratello Fulgenzio, verso la produzione di serie: cambia anche il nome della ditta, che nel '54 diventa Tecno, a sottolineare il connubio tra la tecnologia all’avanguardia e la ricercatezza formale che caratterizza i modelli della Tecno, prodotti in serie e meticolosamente realizzati. Il marchio collabora con importanti progettisti, da Carlo de Carli a Eugenio Gerli, che ne orientano la produzione verso arredi dal carattere polifunzionale: mobili da ufficio, sedie pieghevoli, poltrone smontabili, tavolini girevoli.