Guglielmo Ulrich
Nato in una famiglia di origini danesi, Guglielmo Ulrich (Milano, 1904 -1977) si afferma alla fine degli anni '20 come l’architetto dell’alta borghesia milanese, rimanendo attivo fino agli anni '70. Noto per la sua concezione del mobile moderno di lusso, che secondo lui non deve distinguersi per le linee complicate o per un maggior ornamento decorativo, bensì per uno stile rigoroso ma prezioso, accompagnato a un'esecuzione superlativa e all’impiego di materiali ricercati, Ulrich progetta principalmente sedie, poltrone, consolle e tavolini dal design particolarmente aerodinamico. La naturale inclinazione di Ulrich per il disegno degli arredi sposa la sua passione per l’architettura nella progettazione delle case di alcune grandi famiglie milanesi (Crespi, Pirelli), oltre che degli atelier di famose sartorie, da Curiel a Schubert, e degli interni di eleganti negozi di Milano, dalla gioielleria Faraone alla seteria Ferrari. Fondatore, insieme al progettista e imprenditore Renato Wild, della società per l’arredo Arca, dal '42 al '43 Ulrich dirige anche la rivista Domus, affiancando l’architetto Melchiorre Bega.