Marco Zanuso

Dalla poltrona Lady per Arflex (medaglia d’oro alla Triennale di Milano del 1951) alle televisioni per la Brionvega, gli oggetti realizzati dall’architetto milanese Marco Zanuso (1916 – 2001) sono frutto di lunghi studi e si potrebbero definire gli archetipi del panorama domestico italiano degli anni '50 e '60. Tutto ha inizio nel 1946: la Pirelli propone a Zanuso, già noto per progetti di edilizia e urbanistica e per le collaborazioni con le riviste Domus e Casabella, di studiare le implicazioni della gommapiuma (utilizzata durante la guerra per l’imbottitura degli aeroplani), nell’interior. Il marchio Arflex, con i suoi mobili imbottiti firmati da Zanuso e dai più illustri designer italiani, nasce proprio da questa ricerca, affermandosi internazionalmente come produttore industriale di mobili innovativi e tecnologicamente avanzati.

 

Oggetti del Designer

A tu per tu con i designers

Gio Ponti

Piero Fornasetti

Fratelli Castiglioni

Joe Colombo

Nanda Vigo

Ettore Sottsass

Marco Zanuso

Luigi Caccia Dominioni

Ico Parisi

Charles & Ray Eames

Gae Aulenti

Pietro Chiesa

Vico Magistretti

Giotto Stoppino

Tobia Scarpa

Carlo Nason

Marcello Cuneo

Vittorio Dassi

Paolo Buffa

Max Ingrand

Gastone Rinaldi

Pia Guidetti Crippa

Gaetano Pesce

Richard Sapper

Ingo Maurer

Gabriella Crespi

Paul McCobb

Paul Tuttle

Nendo Design

Alvaro Siza

Carl Jacob Jucker

Ernesto Basile

Sergio Mazza

Osvaldo Borsani

Oscar Torlasco

Le Corbusier

Willy Rizzo

Gaetano Sciolari

Carlo De Carli

Angelo Lelli

Gino Sarfatti

Marcel Breuer

Carlo Scarpa

Massimo & Lella Vignelli

Claudio Salocchi

Toni Zuccheri

Aldo Tura

Verner Panton

Giancarlo Piretti

Gianfranco Frattini

Guglielmo Ulrich

Franco Albini

Philippe Starck

Angelo Mangiarotti

Enzo Mari

Tito Agnoli

Kazuide Takahama

Eero Saarinen

Ludwig Mies van der Rohe

Carlo Ratti

Alessandro Mendini

Mario Bellini

Cleto Munari

Carlo Mollino

Bruno Munari

Hans J. Wegner

Vladimir Kagan

Studio BBPR

Giovanni Michelucci

Norman Foster

George Nelson

Paolo Venini

Gerrit Rietveld