Tito Agnoli
Nato in Perù da famiglia italiana, il pluripremiato Tito Agnoli (Lima, 1931- Milano, 2012) è un designer particolarmente prolifico nel periodo dagli anni '50 ai '70, con pezzi inclusi nella collezione permanente del MoMa di New York. L'incontro con il design industriale avviene verso i trent'anni, sull'onda di un’iniziale passione per la pittura che lo porta a trasferirsi dal Perù in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. In seguito alla formazione pittorica con il maestro Mario Sironi, Agnoli si iscrive nel '49 alla facoltà di Architettura conseguendo la laurea nel '59 e iniziando a lavorare come assistente di Gio Ponti e Carlo de Carli. Questa attività è il suo trampolino di lancio nel mondo della progettazione: Agnoli instaura collaborazioni durevoli con grandi marchi del made in Italy come Bonacina, Arflex, Poltrona Frau e Schiffini, senza base fissa in uno studio ma progettando in loco, a contatto con le aziende. Il suo repertorio spazia dalle sedute, tra cui spicca per i suoi braccioli “fluttuanti” la serie di poltrone e divani Korium (1978), realizzata in struttura in acciaio rivestita in cuoio per Matteo Grassi, fino alla lampada da terra 387 progettata per Oluce con l’innovativa lampadina “cornalux”.