23.09.2019

I famosi

Una seggiola rock & roll!

"È rock" direbbe Adriano Celentano... la sedia a dondolo è si una seduta, ma è fatta per coloro che non sanno star fermi, neanche da seduti. Il suo dondolare si è rivelato sin dalle origini insuperabile per calmare i neonati, ma si è anche diffuso per la sua funzione terapeutica che ha portato il dondolo fino alla stanza ovale della Casa Bianca. Oggi è ripensata e rilanciata dai maggiori designer al mondo e continua ad imperversare in case più o meno agiate. La sedia a dondolo vanta una storia che ha quasi 300 anni e che vale la pena di essere raccontata.

La traccia più antica riconducibile alla seggiola a dondolo è una ricevuta di pagamento datata 1742 firmata da un falegname di Filadelfia negli Stati Uniti d'America. Nel documento si legge: "Una sedia da allattamento con dondolo". Molti pensano che sia stato Benjamin Franklin ad aver lanciato questo tipo di seduta, ma solo per il fatto che quest'oggetto viene menzionato per la prima volta sul Oxford English Dictionary nel 1787, più di 45 anni dopo la fattura menzionata sopra. Quel che è certo resta che fu uno dei prodotti del secolo dei Lumi.

Certo a quel tempo la reputazione di questa seggiola dall'equilibrio ballerino, non era tanto legata allo svago o alla meditazione, ma piuttosto all'ambiente in cui veniva utilizzata, ovvero gli ospedali e i manicomi. Questo non ne faceva un elemento molto trendy, eppure essa con la sua capacità di alleggerire il peso del corpo dava sollievo a molti invalidi e malati, per non parlare del servizio che faceva alle donne alla disperata ricerca di un calmante per i loro bambini.

Le origini di questa seduta vanno dunque riconosciute al Nuovo continente, campione tutt'oggi di invenzioni dedicate al relax, e in particolare alla comunità religiosa Shakers che inizialmente gli conferì quel carattere folcloristico riconoscibile nelle stecche di legno, nella semplicità della seduta impagliata e nei due grandi dondoli di legno che reggevano la struttura.

Alle sue origini la seggiola a dondolo fu dunque una seduta di convenienza, niente aveva a che fare con il design. Ma prima della fine del 19esimo secolo (1860 circa) la ditta austriaca Gebrüder Thonet pensò bene di lanciare la sua versione del dondolo, ispirata ai tralci della vite, che per la sua perfezione ancora oggi è un pezzo da collezione. Trai primi ammiratori di questa seduta che assemblava armoniosamente sinuosi riccioli di faggio curvato ad una comoda seduta in paglia di Vienna intrecciata, ci sono gli artisti francesi: Picasso in primis, ma anche Tissot, Matisse e Renoir.

Non c'è da sorprendersi se i pittori del tempo, che amavano la pittura all'aperto (en plein air), si fossero affezionati a questa seggiola basculante che aveva ormai preso il largo come seduta da esterno. Presto fecero la loro comparsa versioni della seggiola a dondolo pieghevoli, più maneggevoli e facili da trasportare e anche sedie in miniatura create per le stanze dei bambini.

Alle metà del 20esimo secolo, dopo un breve periodo di decadenza, la seggiola a dondolo tradizionale venne rilanciata grazie al Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. La "sua" versione prodotta da P&P Rocking Chair Company era studiata per alleviare i dolori alla schiena e venne prescritta dal suo medico nel 1955. Kennedy ne possedeva almeno 14 alla Casa Bianca e ne portava una in viaggio con se anche sul Air Force One. Fu così che la cosiddetta "Kennedy Rocker", priva di qualsiasi orpello, contribuì non solo ad alleviare le pene del Presidente, ma anche a renderlo più popolare tra gli elettori americani.

La storia del successo della seggiola a dondolo prosegue grazie ai designers danesi che la rimodernano negli anni '60 e '70 e a Charles and Ray Eames che si divertirono ad aggiungere due dondoli in legno alla struttura della loro famosa poltroncina in plastica, e prosegue tutt'oggi con modelli pensati come equilibrio tra salute del corpo e relax della mente.

Con la sua sensualità, così adatta alle sperimentazioni, la seggiola a dondolo persiste dunque come elemento altamente trascinante per il design. Solitamente prodotta in piccole quantità questa seduta non è né un oggetto da ufficio né un prodotto per la casa, ma le si deve riconoscere il merito di aver accolto ed accompagnato i pensieri di alcune delle menti più brillanti degli ultimi 300 anni. Forse è questo il motivo che la rende oggi l'oggetto non strettamente necessario più amato nella storia del design.