Ed è così che in poco tempo l'intero sistema scolastico si è trasferito sul web facendo un salto quantico insperato: oggi anche in Italia milioni di studenti si connettono quotidianamente e con i limiti del caso, continuano il loro percorso formativo.
Si moltiplicano i webinar e i corsi online tenuti da grandi istituzioni o da personaggi prima irraggiungibili che hanno messo a disposizione il loro tempo, ora "congelato", per riflettere, confrontarsi e condividere.
E veniamo alle prime necessità: fino a ieri, erano in pochi ad ordinare la spesa online (5% della popolazione) ma in Lombardia oggi potenzialmente la domanda potrebbe coinvolgere il 99% della popolazione e questo trend può essere esteso oramai praticamente a tutti i settori merceologici non solo sul nostro territorio ma a livello globale.
Veniamo a noi: il traffico di appassionati e collezionisti ha visto un'impennata certamente dovuta alla maggiore disponibilità di tempo trascorsa online ma i dati ci dicono che si è soprattutto allargato il target dei clienti interessati: non sono solo i millennials, nati negli anni 80-90 ma anche i 60enni che, come è noto, hanno una maggiore disponibilità di spesa.
Le private rooms delle fiere hanno registrato transazioni mai viste prima e le case d'asta corrono per cavalcare l'onda. I segnali sono chiari ed evidenti e delineano una strada precisa.
Durerà? Ai posteri l'ardua sentenza ma noi crediamo che dare accesso a un mondo storicamente inaccessibile e opaco sia un modo per attrarre nuovi clienti e soprattutto clienti lontani che del web si fidano perché sono consapevoli che è, in fondo, il canale più trasparente e democratico.