Si tratta di uno di quei design classici che continua a ritornare nel repertorio delle manifatture antiche, moderne e persino contemporanee, la poltrona Bergère è un must, perché da tre secoli punta a conferire il massimo comfort a chi vi si siede. Questo design baroccheggiante, con i tipici fianchi chiusi e la seduta profonda, si diffuse alla corte francese nel 18esimo secolo quando le sedie erano per lo più solide e poco accoglienti.
La poltrona Bergère è stata disegnata con un’ampia seduta imbottita ricoperta in tessuto, ma può avere anche schienale fianchi in canneté con piccoli braccioli imbottiti per appoggiare i gomiti. Quello che davvero la caratterizza è il disegno del fianco chiuso da grandi orecchie in corrispondenza della testa. Questi elementi sono studiati per appoggiarsi durante la lettura o anche per fare un piccolo riposino.
Per qualificare come tale la poltrona Bergère deve avere una struttura a vista in legno intagliato o dorato, una seduta imbottita e profonda e braccioli e cuscini imbottiti. Tra i vari modelli ricordiamo quello più squadrato chiamato Bergère a la Reine, quello a pozzetto chiamato Bergère Marquis, e il modello più mosso chiamato Bergère Cabriolet. Come si deduce dai nomi sono tutte sedute aristocratiche infatti si ispirano ai mobili della corte di francia: Luigi IX, Luigi X e Luigi XVI.
Una vera seduta da Re che impazza nei salotti di tutto il mondo dalla fine dell’era Barocca!