25.06.2020

Interviste

6 oggetti per un ritratto di Maria Sole Ferragamo

L’arte incontra l'architettura nelle creazioni in pelle recuperata della jewel designer Maria Sole Ferragamo. La sua innovativa interpretazione della storia di famiglia dimostra come il dialogo tra passato e presente sia sempre fonte di creatività e innovazione. Scopriamo insieme gli oggetti che accompagnano il lavoro e la vita della giovane imprenditrice toscana.

Abbiamo chiesto a Maria Sole Ferragamo, la fondatrice di SO-LE Studio, di raccontarci la sua vita attraverso 6 oggetti d’uso. Quello che viene fuori è un ritratto di una giovane donna capace di coniugare nuovi mondi e tradizioni antiche sia nella produzione dei suoi gioielli che nella gestione della sua quotidianità. Vi invitiamo a scoprire le sue creazioni, pezzi unici costruiti utilizzando gli scarti dei cuoi e delle pelli scelte dai grandi brand del lusso: con le loro forme morbide e leggere, e le loro finiture che si ispirano al mondo organico e alle geometrie architettoniche, questi elementi negletti si trasformano in accessori attuali e contemporanei. Scoprite con intOndo cosa alimenta una mente creativa.

1. Il Calzolaio dei Sogni, edizione del 1971

Questa è la copia che mi ha regalato mio padre per i miei dodici anni. La sua dedica fa da anello di congiunzione tra questa meravigliosa storia ed il mio presente. È ogni giorno fonte di ispirazione e di guida.

2. Macchinetta del caffè Illy

Uno dei miei momenti preferiti della giornata è quello della colazione, presto al mattino, quando intorno è ancora silenzio. È per me un momento di intimità e riflessione, amo passarlo in compagnia dell’ottimo caffè fatto da questa macchinetta Illy.

3. Orecchini “Tirabaci” di SO-LE Studio

Uno dei primi modelli di orecchini che ho realizzato. In pelle recuperata, come la maggiorparte delle mie creazioni. Sembrano di metallo, pesanti, ma non lo sono affatto. Amo indossarli con jeans e camicia, per arricchire un look quotidiano.

4. Scarpe Ferragamo, modello da uomo nella mia misura

Queste scarpe nascono come modello da uomo e le ho fatte realizzare su misura per me. Fanno parte della mia “divisa quotidiana”, dove il mio look più da maschiaccio viene addolcito e trasformato dal gioiello che sento di voler indossare in quel momento.

5. Manichino Bonaveri 

Paziente e fedele assistente, compagna di lunghe giornate di lavoro e testimone di ogni fase di progettazione. Soprannominata “Faustina”, questo manichino Bonaveri è un fondamentale supporto per il mio lavoro, basato soprattutto sul modello fisico e la sua manipolazione sul corpo.

6. Induccion cromatica a doble frecuencia, opera di Carlos Cruz Diez, Parigi, 2013

Dono prezioso da parte di mia sorella Martina nel giorno del mio matrimonio. Amo il lavoro di Carlos Cruz Diez (1923-2019) e mi affascina il linguaggio che ha saputo creare, il suo modo di accostare geometrie e colori per creare opere che invitano sempre a guardare oltre l’apparenza.