Era il 1971 quando Gianni Pettena allora artista in visita al Minneapolis College of Art and Design ideò la performance intitolata “Vestirsi di sedie/Wearable Chairs”. Con l’idea di dimostrare che l’arte e l’architettura radicalista fossero vicine e allo stesso tempo distaccate dai loro fruitori. L’artista fornì a dieci studenti del college una sedie portatile, o meglio una seduta pieghevole da indossare come un vestito e da utilizzare ad ogni occorrenza per un giorno interno.
La sedia, realizzata con semplice stecche di legno a cui l’artista aveva applicato nastri per fasciare spalle e gambe, era pensata per essere un oggetto svuotato della sua funzionalità: creata per essere dipendente dalla struttura della persona che la indossa la Wearable Chair assume significato solo quando viene portata, altrimenti si disarticola. Dopo la performance infatti 8 delle sedie di Pettena vennero rinominate Already Worn Chairs ed esposte in mostra con le immagini della loro “giornata in vita” solo per documentare un concetto artistico.
D’altronde altri artisti e architetti dello stesso movimento, come Scott Burton, Richard Artswager e Donald Judd, si erano confrontati con il design rifflettendo con curiosità e ammirazione su come risolvere una funzionalità con l’arte. Tavoli, sedie e divani sembrano essere gli oggetti prediletti. Scott Burton per esempio ammette in un'intervista del 1986: “A Washington, D.C., dove con la mia famiglia mi ero trasferito dall'Alabama negli anni ‘50, i mobili moderni mi facevano pensare al modernismo e il modernismo alla liberazione. Allora questo concetto era ancora all'avanguardia. Aziende di mobili come Herman Miller, Knoll e Dunbar significavano per me tanto quanto Picasso e de Kooning, più o meno allo stesso modo. Ne ero ossessionato”. I mobili cubici disegnati da Donal Judd per la sua resinza a Marfa in Texas sono elementi che rientrano nel suo piano estetico e pur rimanendo in secondo piano rispetto alle sue opere, sono elementi di design con un valore di mercato in continua crescita.
Il concetto della seduta da indossare oggi è fonte d'ispirazione per gli ingegneri e i designer che si occupano di robotica e ricerca merdica: la ricerca di strutture capaci di seguire l’anatomia del corpo umano continua il suo commino facendo incrociare discipline diverse e creando i presupposti per trasformare la creatività in un elemento pratico e formale.