A partire dal suo marchio intOndo ha nel suo DNA l’idea di promuovere la scelta di mobili vintage come valida alternativa alle nuove produzioni commerciali, puntando sul riuso di oggetti concepiti per durare nel tempo. Questi oggetti sono in grado di conquistare nuovi ambienti grazie all’occhio del Venditore esperto che sa riconoscere la qualità, al di là di mode e delle tendenze, e anche grazie al gusto dell’Acquirente preparato che intende rendere unica la sua casa.
Il principio alla base è quindi prolungare la vita degli oggetti e incoraggiare l’economia circolare ovvero un modello economico che non preveda la produzione di rifiuti grazie alla valorizzazione e alla cura degli oggetti già esistenti. Questo principio si combina bene con una selezione attenta che attinge ad un patrimonio di oggetti che a noi piace definire “di design senza tempo” e che costituiscono anche un investimento duraturo.
Diciamoci la verità, oggi parlare di sostenibilità è mainstream, ma è facile scivolare nell’inconsistenza dei fatti e finire per fare come si usa dire “green washing”, ovvero la pratica aziendale diffusa che consiste nel cavalcare l’onda del consumo responsabile al solo scopo di fare marketing senza alcun impatto reale sull’ambiente.
Ad intOndo siamo pienamente consapevoli che il percorso per rendere un acquisto 100% sostenibile sia complesso e non privo di sfide: nel nostro caso, significa coinvolgere l’intero processo di vendita dall’infrastruttura tecnologica al marketing, dal packaging fino alla logistica ovvero centinaia di attori.
Vi confermiamo che siamo solo all’inizio ma che il nostro codice genetico ci spinge a portare avanti questo modello diffondendo la cultura del riutilizzo, del recupero, del restauro e applicando tutte le azioni necessarie per far crescere intOndo e la sua community in un’ottica sostenibile.