Nel 2018 in America sono stati gettati via 12,1 milioni di tonnellate di mobili, un dato sconcertante se si pensa che nel 1960 ne erano stati dismessi 2,2 milioni. Sicuramente la popolazione negli Stati Uniti d’America, come nel resto del mondo, si è moltiplicata, ma quello che davvero è cambiato sono le nostre abitudini. L’avvento della fast-furniture ha invaso le case di arredi nuovi, belli, poco costosi e soprattutto di qualità piuttosto scadente, e di conseguenza si è diffusa l'abitudine di dismettere questi oggetti senza grande rammarico.
E non solo, nuovi servizi, come consegna a domicilio e creazione di mobili su misura a basso costo, ci hanno spinto a rifiutare mobili di seconda mano, oggetti ancora ben funzionanti ereditati o pezzi unici trovati al mercatino. Ma, fortunatamente, le abitutini cambiano costantemente e stiamo assistendo ad un'inversione di tendenza: anche grazie all’avvento di piattaforme che permettono di comprare e rivendere online mobili usati e ancora perfettamente funzionati, il riuso e il recupero di arredamento selezionato di seconda mano sta ritornando in auge. Oggi trovare questi oggetti, spesso pezzi da collezione, è sempre più facile e si può contare su consegna in tempi brevi e con la sicurezza del diritto di reso.
Perché, diciamoci la verità, comprare qualcosa di nuovo è bello, ma comprare un pezzo vintage che ci piace e che è ancora in condizioni quasi perfette da molta più soddisfazione. Certo quel “quasi” può creare qualche problema ed è per questo che oggi intOndo vi segnala 6 semplici stratagemmi per prendersi cura dei vostri oggetti preferiti.
1.Etichette
Etichette e cartellini sono elementi fondamentali di un pezzo vintage e d’antiquariato e spesso e volentieri ci aiutano a ricostruire la provenienza dell’oggetto arricchendone il valore. Ma può capitare, per esempio con un mobile acquistato ad un'asta o da un amatore, di trovare fastidiose etichette applicate recentemente magari per prezzare un oggetto o per numerarlo. Prima di rimuoverle vi suggeriamo di valutare attentamente se veramente riportano informazioni poco rilevanti, e poi eventualmente di rimuoverle utilizzando la giusta tecnica. Per evitare di lasciare un alone colloso che attirerebbe sporco e polvere, bagnate la zona interessata con dell’alcol, vodka, CRC o aceto, quest’ultimo è il più adatto per le superfici più delicate. Lasciate agire per qualche minuto e poi rimuovete con un panno morbido inumidito della stessa sostanza.
2.Macchie
Capita a tutti di fare cadere una goccia di tè sulla nostra poltrona preferita, oppure può succedere che il divano vintage dei nostri sogni si prenti una piccola macchia sul tessuto. In questi casi non disparate, ci sono un paio di soluzioni che nella maggior parte dei casi risolveranno ogni problema: in un contenitore create una miscela con una tazza di acqua calda, un quarto di tazza di aceto bianco e un cucchiaio di detersivo per piatti; trattate con questa soluzione la parte macchiata del tessuto applicandola a tampone con una spugna o una spazzola a setole morbide. Quindi rimuovete la soluzione con un asciugamano umido. Quasi tutti i tessuti rispondo benissimo al trattamento, ma in caso di seta, velluto o di atre trame delicate consigliamo di ricorrere a una pulizia a vapore che sarà meno aggressiva e altrettanto efficace.
3.Ruggine
Il metallo, una delle strutture prescelte da molti designer tra gli anni ‘30 e gli anni ‘70 è spesso l’elemento portante delle nostre sedie e lampade preferite; ci garantisce la loro durata nel tempo, ma può anche darci qualche problema soprattutto quando rimane esposto per troppo tempo a polvere e umidità. Anche in questo caso semplici soluzioni fatte in casa possono essere un facile rimedio. Provate a strusciare una superficie cromata che si è arrugginita con mezzo limone e se non basterà aggiungete una manciata di sale grosso a poco succo di limone. Un’alternativa, questa volta per l’acciaio ossidato, è l’applicazione di una pasta formata da poca acqua e bicarbonato di sodio, questo mix avrà lo stesso effetto benefico che si può ottenere anche con l’amido di mezza patata cruda o di un bicchiere di aceto di mele.
4. Legno
Quando parliamo di legno tutto ci sembra molto delicato e fragile. Ma le regole da conoscere non sono poi così tante e la più importante da tenere sempre in mente è che le fibre vanno trattate come elementi vivi. Il legno ha bisogno di muoversi con il variare del livello di umidità dell'ambiente in cui si trova: si espande quando si riempe d’acqua e si asciuga quando l’aria è troppo secca. Per questo una mano di vernice trasparente è sempre un buon nutrimento e una buona protezione. Per graffi e mancanze potete azzardare qualche restauro con la gommalacca, ma prima vi consigliamo di consultarvi con un bravo restauratore che, con un po' di fortuna, saprà essere anche un buon maestro.
5. Sistemi elettrici
Parlando di oggetti vintage ricordate che spesso essi aumentano di valore quando sono completi di tutte le loro parti originali. Detto questo, è possibile portare elementi del passato nel nostro presente senza privarli della propria funzione. Una lampada con una pulsantiera rotta può essere riabilitata nel rispetto della sua natura originale scegliendo un pezzo di ricambio di alta qualità che magari rispecchi i materiali e i colori originali. Così come una lampadina moderna (preferibilmente a fiamma calda) potrà conferire ad una luce pendente l'effetto sperato.
6. Restauri
In generale vi consigliamo sempre di affidarvi a restauratori esperti, che conoscono il loro mestiere e ultilizzano fornitori affidabili. Un po’ come per un paziente di una certa età anche per un mobile antico o un pezzo di design storico ci vuole un "medico" con grande passione ed esperienza. Ad intOndo abbiamo un rete di selezionati professionisti che potranno aiutarvi a ridare splendore ai vostri oggetti favoriti.