L’arrivo dei vaccini all’inizio dell’anno ha portato un’ondata di positività in molti settori economici tra cui anche quello dell’arte e dell’antiquariato. Anche se con una certa timidezza, collezionisti, amatori e appassionati sono finalmente tornati a frequentare fiere e aste estive trovandosi davanti a manifestazioni meno affollate, meno tradizionali e più imprevedibili. Vale dunque la pena di domandarsi cosa è cambiato in questo ultimo anno e cosa resterà di questa piccola rivoluzione.
Se da un lato il mercato ha subito un forte colpo nel 2020 con un calo delle vendite globali di arte e oggetti d’antiquariato del 22% rispetto al 2019 (dati The Art Basel e UBS Global Art Market Report 2020), nello stesso periodo si è registrato un picco nelle vendite online di arte e oggetti d’antiquariato che hanno raggiunto il record di 12,4 miliardi di dollari corrispondente al 25 % del valore di mercato.
Questi dati hanno spinto i grandi players, come fiere e case d’aste, a rivedere il loro approccio per cercare formati più compatibili con la situazione globale e mirati a soddisfare le esigenze di un collezionismo sempre più dinamico ed in cerca di nuovi stimoli. La seconda metà del 2020 è stata impiegata come banco di prova per fiere online, private viewings ed eventi digitali più o meno riusciti, mentre il primo semestre del 2021 ha offerto la possibilità di inscenare vendite in persona o in formato ibrido.
In queste settimane si può, per esempio, fisicamente partecipare alla London Art Week seguendo la mappa delle gallerie partecipanti e scegliendo tra allestimenti di altissimo profilo, ma c’è anche la possibilità di “navigare” tra le opere in vendita guidati da personalità d’eccezione che magari non hanno molto a che fare con la fiera. Come nel caso del percorso digitale Revolution and Renewal - che è anche il titolo della mostra visitabile a Cromwell Place curata da Arturo Galansino, direttore della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze - che permette di immergersi tra le opere proposte da antiquari e collezionisti attraverso la selezione di un esperto del settore.
Anche dal lato della domanda l’anno ha fatto registrare grandi cambiamenti, con la crescita stabile degli acquirenti millennials e la conseguente introduzione sul mercato di beni insoliti e sorprendenti. Dalle serie limitate di abbigliamento appartenute alle star della musica e dello sport, alle opere digitali fino alle curiosità più inaspettate, si veda per esempio l’introduzione nell’asta di arte contemporanea da Christie’s New York dell’autunno del 2020 di uno scheletro quasi completo di un Tyrannosaurus Rex, che ha raggiunto il prezzo di 31,8 milioni di dollari, battendo il record per il prezzo più alto pagato per i fossili di dinosauro.
L’eterogeneità dei manufatti presentati sul mercato sembra dunque essere una delle tendenze destinate a rimanere con un particolare aumento delle opere prodotte in maniera sostenibile, da artiste donne o per mano di minoranze sociali troppo a lungo trascurate. Altro elemento su cui scommettiamo è l’incremento di trasparenza da parte delle piattaforme online, una prerogativa richiesta sia da venditori che da compratori che farà la differenza per chi vuole aggiudicarsi un ruolo di rispetto nel nuovo mercato dell'arte.