Gli alberi sono una risorsa in continua evoluzione: hanno la capacità di auto alimentarsi e rigenerarsi con il solo aiuto di luce e acqua. Il legno che producono è stato da sempre il miglior alleato dell’uomo ed ha contribuito alla nostra sopravvivenza sin dell’era della pietra. Quando viene lavorato con maestria dall’uomo esso può produrre elementi molto diversi, ma sempre utili, come la carta, l’energia, alcuni tessuti, alcuni medicinali e chiaramente molti pezzi di arredamento che ci circondano.
intOndo ha dunque pensato di intraprendere un piccolo viaggio nel magico mondo degli alberi per guardare ai nostri mobili, ai nostri boschi e anche al nostro Natale con occhi diversi.
Con l’aiuto dello studioso finlandese Olavi Huikavi scopriamo per esempio che noi condividiamo il 50 per cento del nostro DNA con gli alberi. Pensateci la prossima volta che vi sedete su una seggiola in legno o camminate a piedi nudi sul vostro parquet: quella sensazione di caldo e di tranquillità data dai toni naturali del legno, ha un perché molto profondo. Il legno è anche il materiale prediletto dai bambini e dovremmo sempre tenerne conto quando si scelgono i mobili per la camera dei nostri piccoli o i loro giocattoli.
Ma gli alberi sono molto più evoluti di noi e hanno imparato a fare miracoli. La loro più sofisticata abilità è la fotosintesi, il processo di biochimico che gli permette di usare la luce del sole per trasformare l’acqua e l’anidride carbonica in ossigeno e zuccheri.
Dal primo elemento dipendono tutti gli esseri viventi e il secondo costituisce la base della catena alimentare. Infatti le piante, di cui gli alberi sono gli esemplari più grandi, catturano l’energia del sole e la trasformano in prodotti come il glucosio che viene trasmesso agli animali e alle creature viventi che se ne cibano.
Le foglie sono gli organi che catturano i colori della luce e nella maggior parte dei casi la fotosintesi avviene proprio qui. Quando l’albero usa tutta la luce blu e rossa del sole le sua foglie sono verdi; quando invece gli manca acqua, in estate o agli inizi dell’autunno, la luce rossa viene riflessa e il colore verde della foglie si scompone, questi due colori insieme originano i toni gialli, marroni e arancioni tipici delle foglie autunnali. Il freddo delle notti invernali poi, impedisce alla linfa di circolare nelle venature delle foglie e così l’albero richiama a sé tutti gli zuccheri dalla foglia facendola diventare di tono violaceo. L’albero poi la lascia cadere sapendo che niente viene sprecato: la foglia decomponendosi offre nuovo nutrimento minerale per l’albero che è capace di creare una nuova foglia in primavera.
Quella degli alberi è dunque una vita miracolosa che scorre intOndo; perché non prenderne esempio per i nostri acquisti natalizi regalando oggetti di seconda mano o di riuso, magari in legno?