Entrambe ricercatissime dai collezionisti del vintage, ma allo stesso tempo capisaldi della produzione contemporanea; ispirate a un contesto hi-tech, ma in buona parte lavorate artigianalmente , accumunate dall’uso della pelle come rivestimento abbinato a legno e metallo, completate da un pouf per il massimo relax: oggi riscopriamo due cavalli di battaglia del concetto di comfort ma non solo, anche di innovazione artigianale e tecnologica: la poltrona Barcelona (nella foto in uno degli ultimi film di 007) firmata Mies van der Rohe, l’architetto che predicava il famoso motto «Less s More» e la poltrona Lounge creata da Charles e Ray Eames, i padri del design ergonomico negli Stati Uniti. Due poltrone dal fascino senza tempo e di grande impatto visivo, che non hanno mai smesso di essere prodotte dalla loro creazione a oggi.
Mies van der Rohe progettò la Barcelona, inizialmente chiamata MR90, per il padiglione tedesco all'Esposizione di Barcellona del 1929. Siamo nel periodo del Bauhaus, e il padiglione era anche il luogo della cerimonia inaugurale delle mostre in esposizione che il re spagnolo doveva presiedere. Doveva quindi essere una «sedia importante e molto elegante», secondo l'architetto. «Il governo doveva ricevere un re... La sedia doveva essere... monumentale». L’obiettivo della sua creazione fu realizzare un pezzo d’arredamento che togliesse importanza alla tradizionale struttura in legno con quattro gambe, e creare una sedia di design che fosse bella esteticamente, comoda e versatile.
Prodotta da Knoll dagli anni 60, la Barcelona è la sintesi dell'architettura altamente disciplinata di Mies van der Rohe, ed è sostenuta su ciascun lato da due barre piatte in acciaio cromato che le conferisce leggerezza, e delle cinghie in cuoio per sostenere il cuscino della seduta e dello schienale.
Vista di lato, l'unica curva della barra che forma lo schienale e le gambe anteriori della sedia incrocia la curva a S della barra che forma le gambe del sedile e dello schienale, intersezione che replica la semplice forma a X degli antichi sgabelli pieghevoli egiziani, o delle sedute neoclassiche ottocentesche.
La Lounge è invece la regina delle poltrone girevoli, strutturata su tre gusci di multistrato curvato in pregiato palissandro brasiliano, rivestimento in pelle e sorretta da una gamba in alluminio con cinque appoggi a raggiera. Al corpo centrale sono avvitati braccioli e poggiatesta che si flette insieme allo schienale sotto il peso della persona che vi si appoggia. La sua silhouette avvolgente fu progettata dagli Eames nel 1956 con lo scopo di combinare aspetto elegante, massimo comfort e alta qualità dei materiali. Ispirata all’immagine della vecchia poltrona in pelle tipica dei gentlemen club inglesi, da allora viene prodotta utilizzando sostanzialmente gli stessi metodi. Il design è rimasto coerente, consentendo ai proprietari di ottenere parti di ricambio da Herman Miller e Vitra, i due brand che l’hanno prodotta nei decenni, indipendentemente dall’età della loro sedia. Il primo a possedere la Lounge Chair come dono da parte degli Eames fu il regista Billy Wilder.
Qual è la vostra preferita? Se volessimo abbinare questi due classici a un’idea di arredo, potremmo avvicinare la Barcelona chair allo stile minimalista tipico del suo creatore Van der Rohe e inserirla in salotto sala da pranzo, studio e uffici. La Lounge si accosta a uno stile eclettico risultando particolarmente comoda per una lettura o la visione di un film in tv; ma non c’è davvero limite alle possibilità di queste due versatili sedute, che restano pezzi imprescindibile del “modern classic design”.