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Terminati i consistenti lavori di restauro, riapre le sue porte di casa-museo lo straordinario Palazzo Fortuny, una perla dello stile gotico nel cuore di Venezia. Artista, genio della moda e del design — lo spagnolo Mariano Fortuny Y Madrazo (1871 – 1949) acquistò il palazzo nel 1898, iniziando ad abitarlo nel 1907 insieme alla moglie e musa Henriette Nigrin, trasformandolo in breve tempo in uno straordinario atelier.
È qui che avvenivano la creazione e la stampa dei leggendari abiti e tessuti in seta e velluto firmati Fortuny, rinomati per essere i primi a esibire la tecnica della plissettatura. Fondatore dell’omonima (tuttora attiva) azienda Tessuti Artistici Fortuny srl, il poliedrico Mariano perfezionava in questa dimora i suoi studi e le sue invenzioni, mentre la moglie Henriette dirigeva il laboratorio.
Fu Henriette, dopo la morte di Mariano, a donare il palazzo al Comune di Venezia nel 1956, per essere “utilizzato perpetuamente come centro di cultura in rapporto con l’arte”. Ufficialmente aperta al pubblico nel 1975, oggi la casa-museo torna ad accogliere i visitatori nel giardino dipinto a trompe l’oeil da Fortuny al primo piano, tra preziosi tessuti e vestiti in esposizione, come il suo iconico Delphos, l'abito di seta plissé più richiesto dalle dive dell’epoca, insieme alle sue originali lampade cavalletto in stoffa, una selezione di vetri di Murano, quadri, mobili e oggetti vari collezionati dalla coppia nel corso di una vita.
Oltre al primo piano, da giugno, su prenotazione, è anche possibile accedere all’atelier situato al secondo piano del palazzo, articolato su un laboratorio tessile, uno studio fotografico, una tipografia per le incisioni, un teatro nel quale Fortuny sperimentava scenografie ed effetti scenici e uno studio-biblioteca dove l'artista si ritirava per studiare.
