Conoscete Mr. Rogers' Neighborhood, il programma che ha cresciuto un'intera generazione di americani? Se oggi questo nome non vi è familiare probabilmente dopo aver visto il film dedicato a Fred Rogers - in uscita in autunno con interprete Tom Hanks - avrete una più chiara idea di questo spaccato di cultura televisiva americana. Si tratta di un programma educativo per bambini creato e interpretato da un pastore presbiteriano di Pittsburgh che con la sua innata cordialità ed empatia ha trasmesso a milioni di piccoli ascoltatori un'informazione molto franca basata su gentilezza e compassione. Lasciamo al film l'indagine dei dettagli della serie, a noi interessa dare un'occhiata al set del programma che molto ha da dire sui trend di oggi.
Durante le sue 31 serie, dal 1962 al 2001, Mr Rogers esordiva entrando in una casa semplice arredata secondo la nuova produzione di furniture in larga scala. Una grande stanza con pareti in legno faceva da involucro a mobili massicci e tappezzerie dai colori tenui e spenti. Un unico divano a quadrettoni verdoni, rossi e marroni, che ricorda un po' le poltrone anni '50 di intOndo, è il vero protagonista di questo ambiente. Si tratta di un Hide-A-Bed prodotto da Simmons nel 1965, uno dei primi divani letto personalizzabili sia per stoffa che per spessore del materasso. Davanti a lui un tavolino da caffè in legno massello sagomato, con incluso un comodo scomparto portabottiglie poi replicato in molti altri stili.
Sono oggetti non facilmente reperibili oggi e quasi da collezione. Eppure negli anni '50 e '60 erano l'emblema della casa medio borghese americana.
Essi hanno fatto la fortuna di quelle manifatture artigianali statunitensi che, puntando al mercato industriale, hanno allargato la loro offerta introducendo personalizzazioni standardizzate. Viene quasi da pensare a una sorta di Ikea d'oltre oceano.
E pensare che al tempo di Mr Rogers' neighborhood in Italia si trasmetteva un programma altrettanto caro alle famiglie italiane, il Carosello. Per quanto anche in questo caso si possa dire che un'intera generazione sia cresciuta guardando questo spettacolo, il Carosello naque a fini esclusivamente publicitari. Poiché la legge non prevedeva annunci durante i film, nel 1957 la Rai sviluppò un apposito format televisivo. La regola principale era che la parte di spettacolo (il "pezzo", della durata di 1 minuto e 45 secondi), doveva essere rigidamente separata e distinguibile da quella puramente pubblicitaria (il "codino", della durata di 30). Tra le pubblicità più celebri rimane quella della moka Bialetti, oggetto insorpassato del design italiano e tutt'oggi immancabile nella cucina di ogni italiano. Ed è proprio per il Carosello che Paul Campani disegna l'omino coi baffi che è noto a tutto il mondo oggi come l'icona dell'azienda Bialetti.
Tutto ciò per darvi un'idea di quanto la cultura televisiva abbia partecipato alla diffusione del design idustriale in passato. Oggi molto è cambiato: è la pubblicita stessa ad essere personalizzata su di noi e ci sfuggono i tempi in cui la famiglia si riuniva davanti alla televisione in attesa del proprio programma preferito. Non c'è più da aspettare, se si vuole davvero vedere un film o una serie, eppure - con nostra immensa soddisfazione - quello che resta trendy sono i mobili vintage e il design italiano. Continuiamo allora a dire fieramente ai nostri bambini: "tutti a letto dopo Carosello"!