“È importante progettare oggetti che durino per sempre”
Massimo and Lella Vignelli
Presentata da intOndo durante la Milan Design Week 2022 per omaggiare il design senza tempo e il suo imprescindibile valore nella società di oggi, la mostra Design is One, Massimo e Lella Vignelli: omaggio al design senza tempo, mette in evidenza quanto l’opera della coppia Lella e Massimo Vignelli sia radicata nella nostra quotidianità, tanto da essere nota anche a chi non conosce il loro nome.
Entrambi laureati in architettura, Lella (Elena Valle, Udine 1934 – New York, 2016) e Massimo Vignelli (Milano, 1931– New York, 2014) si sposano nel 1957, trasferendosi immediatamente negli Stati Uniti. Dopo tre anni tra Boston e Chicago, fanno ritorno a Milano per 5 anni, occupandosi di progetti grafici — dal Piccolo Teatro di Milano alla grafica del poster della Biennale di Venezia — e di oggetti per la casa per Venini e altri marchi italiani e internazionli. Il ritorno negli Stati Uniti avviene nel ’65. Qui resteranno per sempre, spaziando dalla grafica di iconici brand di design tra cui Knoll, fino alla progettazione di arredi laccati componibili come il divano Saratoga per Poltronova (1964). Altri progetti di successo includono il graphic design di riviste e quotidiani prestigiosi, gli allestimenti di mostre e collezioni permanenti, e il logo del department store Bloomingdale.
Dal re-design della mappa della metropolitana di New York, alla segnaletica per quella di Washington, al restyling dall'inconfondibile logo di American Airlines o di quello United Colors of Benetton, fino ad arrivare alla rinnovata grafica per la Stazione Termini di Roma, ad ognuno di noi è capitato di imbattersi in uno dei segni che Lella e Massimo hanno impresso in 50 anni di carriera tra l’Italia e gli Stati Uniti.
L’eleganza del lavoro e lo stile semplice caratterizzano indistintamente progetti grafici e prodotti: basta venire in mostra e dare un’occhiata alle molteplici illustrazioni qui disposte alle pareti, o allo slideshow sullo schermo, entrambi provenienti dagli archivi storici del Vignelli Center for Design Studies at RIT (Rochester, NY), o ammirare il tavolo Mesa al centro della sala, disegnato per Poltrona Frau nel 1985, questo pezzo è tutt’ora in produzione.
Tra i pezzi chiave dell’allestimento spicca la grafica per la corporate identity di Cosmit, l’ente che si occupa dell'organizzazione del Salone Internazionale del Mobile, la stessa che ancora oggi identifica la rassegna, e con cui Massimo si è aggiudicato il Compasso D'Oro nel 1998. Oggetti d’uso quotidiano quali le tazze impilabili in plastica colorata Heller (vincitrici del Compasso d’oro nel 1964, quando il design era ancora di Alpe) e i bicchieri realizzati da Venini per i Ciga Hotels su modello della cupola di Santa Maria della Salute a Venezia, sono affiancati per dimostrare la varietà di tecniche e materiali utilizzati, oltreché la vastità dell’audience “servita” dai Vignelli.
Fiore all’occhiello della mostra è il raro collier in argento “Seicento” disegnato da Lella per San Lorenzo, una splendida testimonianza dello sterminato repertorio tematico e cronologico introdotto al pubblico dai Vignelli durante la loro carriera. Disciplina e costanza hanno permesso a Lella e Massimo di diffondere un design responsabile e duraturo, slegato dai trend e capace di valicare ogni prova del tempo. «Il presente e il futuro sono dipendenti dalla nostra conoscenza del passato», ci ricorda Massimo, «quando si guarda alle antichità ci si rende conto della loro presenza nel tempo. Dopo 100 anni quegli oggetti si sono guadagnati un certo rispetto.»