Non solo mirabilia musicali e cimeli appartenuti a cantanti, artisti e gruppi famosi del passato: per i collezionisti di musica vintage e gli appassionati sta per iniziare una serie di eventi tutti da vivere in prima persona. Torna la musica dal vivo, che allieterà buona parte della stagione estiva accendendo i riflettori sulle architetture del passato tra paesaggi suggestivi, luoghi magici ed esperienze uniche, alla scoperta di città da aggiungere ai nostri itinerari.
Per un tuffo nel profondo Medioevo — ma sempre in dialogo con la contemporaneità — la meta che vi proponiamo è Spoleto in Umbria, cittadina immersa nelle colline e circondata da uliveti e vigneti. Con i suoi saliscendi che conducono al Duomo, risalente al XII secolo e decorato da un ciclo di affreschi dell'artista medievale Filippo Lippi, in estate Spoleto diventa il cuore del Festival de Due Mondi. Conosciuto anche con il nome di Spoleto Festival, dal 24 giugno al 10 luglio la kermesse vivrà la sua sessantacinquesima edizione accogliendo il pubblico in teatri, spazi all’aperto e luoghi non convenzionali tra musica, performance e arte: fil rouge di questa edizione saranno le donne che hanno dato nuove voci all’espressione artistica in diverse discipline.
Per gli amanti dell’opera in cerca di un buon pretesto per visitare una città europea che coniughi la cultura con la natura e il relax, l’appuntamento è in Austria: dal 28 luglio al 31 agosto l’ultracentenario Festival di Salisburgo propone un programma ad hoc dedicato ai conniosseurs di musica classica, potenziato da una vasta gamma di eventi pensati per le giovani generazioni, tra attività outdoor, spettacoli di prosa nei teatri e mostre di arte contemporanea nei musei. Per l'occasione, i giardini e le vie del centro di Salisburgo si arricchiscono di nuove destinations che completano il suo già ricco calendario musicale, che durante il resto dell’anno si focalizza sulle opere e le atmosfere mozartiane. Il tutto nella splendida cornice barocca disegnata dagli edifici della città, miscelati con i vicoli gotici del centro storico, che è entrato nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.
E mentre il Festival di Salisburgo — data la sua longevità — è parte integrante della storia e dell’identità austriaca, c’è un altro evento che, ritornando nel centro Italia, ha contribuito a rafforzare l’individualità di uno dei borghi nostrani più suggestivi: si tratta di Lajatico, nel pisano, culla da diciassette anni del Teatro del Silenzio. Un evento esclusivo, immerso nelle colline natie del maestro Andrea Bocelli, che qui vive tuttora e che da sempre è il patrono di questa speciale serata, affiancato dalla compagnia di tanti celebri amici artisti e dall’Orchestra Teatro del Silenzio. Lo spettacolo è previsto per il 28 luglio e si preannuncia come sempre animato dalle scenografie sfolgoranti dell’anfiteatro voluto dal tenore, firmate da prestigiosi artisti internazionali, come in passato sono stati Arnaldo Pomodoro, Igor Mitoraj, Mario Ceroli, Kurt Laurent Metzler o il gruppo Naturaliter (nella foto). Cos’altro scoprire a Lajatico? La Rocca di Pietracassia, tra i principali esempi d’architettura alto-medievale in terra toscana. E poi il borgo di Orciatico, l’osservatorio astronomico, i mulini a vento di fine '600.
Ci spostiamo nel nord-ovest nella Francia, nel villaggio di Thiré nella regione della Vandea, per un evento musicale davvero unico, ideale anche per gli appassionati di giardinaggio, piante, fiori, orticoltura: Nei Giardini di William Christie è un piccolo festival che si svolge ogni anno alla fine di agosto, e che permette al pubblico di scoprire la musica barocca in un contesto eccezionale: tra le siepi, sotto gli alberi, su uno specchio d’acqua, questo è un festival in cui le barriere tra artista e pubblico sembrano sparire. Il progetto è nato dal clavicembalista e direttore d’orchestra americano William Christie: innamorato della cultura e dell’arte europee, Christie è giunto in Europa negli anni '70, e ha fatto risorgere una fattoria abbandonata progettandole intorno un giardino radioso. Qui, insieme al suo prestigioso ensemble, Les Arts Florissants, Christie coinvolge all’interno del festival i giovani della sua accademia Le Jardin des Voix, oltre ai musicisti della prestigiosa Julliard School di New York. «È l'intera idea del sogno pastorale», ha raccontato Christie al Financial Times «hai canzoni, hai musica che si confonde con il vento, l'aria, gli uccelli, l'acqua. Non c'è opera barocca, dalla metà del XVII secolo alla fine della Rivoluzione Francese, che non evochi, da qualche parte, un bel giardino».