Quintessenza del riposo, il letto è tra gli arredi più ricercati nelle sue versioni vintage, così come lo è il singolo testile: pezzi unici che imprimono stile e carattere su tutto l’arredamento. Questo tipo di arredo si è notevolmente evoluto nei tempi moderni: oggi infatti il letto non è più relegato alla parete e viene collocato al centro di open space e loft, rispondendo alla versatilità richiesta al design.
Il letto è entrato con disinvoltura anche nel linguaggio di moltissimi artisti: da quello (sfatto) dell'artista britannica Tracy Emin, venduto negli anni '90 per più di 2,5 milioni di sterline; sino al Letto Francese che evoca l’intimità di coppia dipinto da Rembrandt nel 1646, o il letto essenziale di Morning Sun di Edwad Hopper (nella foto), questo arredo è interpretato dagli artisti di tutte le epoche come la culla delle emozioni umane più intime.
Da un pinto di vista pratico, è sicuramente durante il '900 che le tipologie di letto hanno assunto forme e materiali molto diversi a seconda delle esigenze umane e dell’evolversi delle tecnologie. Ad esempio, tra i letti d’autore più amati entrati nella storia del design per le loro innovazioni tecnologiche e tipologiche, spicca il Nathalie progettato da Vico Magistretti nel 1978, un best seller del marchio Flou che ha come segno distintivo i fiocchi laterali che tengono tesa la morbida imbottitura del testile.
Del letto vintage piace l’idea che esso ispiri il decor di una stanza; e in effetti, fin dai tempi antichi, seppur in maniera diversa, il letto ricopriva davvero un ruolo di grande rilievo nella casa, tanto da fungere da vero e proprio status symbol. Nel mondo occidentale, il letto rialzato con il materasso va per la maggiore, anche se, sopravvissuto a migliaia di anni di storia per la sua praticità, il futon oggi spopola tra gli amanti della cultura giapponese e non solo.
In fondo, il letto è riflesso delle abitudini che stabilisce un collegamento interessante dall'antichità a oggi: pensiamo ai letti vichinghi, che già dimostravano la loro inclinazione per il design scandinavo minimalista con semplici letti a doghe di legno che potevano essere facilmente caricati sulle loro navi per i loro lunghi viaggi.
Ma qual è il più antico letto del mondo? Scoperto nel KwaZulu-Natal, in Sud Africa, esso risalirebbe, secondo il National Geographic, a 77.000 anni fa, e altro non era che un insieme di strati di materiale vegetale raccolti in stuoie, che venivano periodicamente bruciate per eliminare i parassiti. Studi effettuati sull’uomo preistorico rilevano che durante l’atto di cacciare egli usasse come giaciglio temporaneo mucchi di foglie o erba accatastati in un solco nel terreno.
Bisogna arrivare all’epoca degli antichi Egizi (dal 3000 al 1000 avanti Cristo) per scoprire che, tra le incredibili invenzioni e tecnologie nate dalla questa straordinaria civiltà, c’è anche quella del letto rialzato, con gambe e doghe su cui appoggiare il materasso. Perché rialzato? Per mantenersi isolato dal terreno freddo ed evitare agli animali notturni di raggiungerlo.
Il letto egiziano esibiva spesso le gambe a forma di zampa animale, un trend nuovamente in voga nel design contemporaneo. Gli stili variavano a seconda dello stato sociale, dai più essenziali fatti in legno semplice fino ai letti in legno d’ebano ricoperti d’oro e gioielli. Sulla piattaforma in doghe di legno e corda intrecciata si posavano cuscini di lana, le antiche versioni del materasso odierno.
È innegabile che tra il Medioevo e al Rinascimento il letto abbia rappresentato fortemente la posizione nella vita di chi lo possedeva, agendo a tutti gli effetti da staus symbol. I letti più pregiati erano, oltre che intagliati e decorati da oro e pietre preziose, particolarmente alti, tanto che per raggiungere il materasso poteva occorrere uno sgabello. Durante il Medioevo poi, nasce il letto a baldacchino, chiuso da tende pesanti che riparavano da freddo, correnti d’aria e insetti, articolato su materssi di piume e vestito di lenzuola di lino.
Nel '600 il baldacchino abbandona la pura funzione di creare un’alcova protettiva per inserirsi a tutti gli effetti nello stile dell’ambiente circostante, assumendo quindi un ruolo fortemente ornamentale. Alla fine del '700 ad esempio, con l'esplosione del Neoclassicismo, il letto assume un aspetto austero, generalmente realizzato il legno decorato con applicazioni in ottone. Mentre per il boom del letto in ferro bisogna aspettare l’800 e l'avvento dell’Art Nouveau, movimento che promuve largamente il ferro che, oltre all’estetica implica anche l’igiene, proprio perché anche le reti erano metalliche e di facile pulizia.