Avete mai sentito parlare dell'arte ultra-contemporanea? Il termine, coniato negli ultimi mesi dal mercato dell’arte, si riferisce all’arte prodotta da artisti al di sotto dei 40 anni.
Un rapporto incentrato sui risultati delle aste di opere di artisti sotto i 40 anni, pubblicato da Artprice qualche settimana fa, ci rivela infatti che il mercato dell'arte ultracontemporanea è in piena espansione, generando 420 milioni di dollari tra luglio 2021 e giugno 2022, con un aumento del 28% rispetto all'anno precedente. Il prezzo medio delle prime cinque opere è passato da 618.000 a 4,9 milioni di dollari.
Ma chi sono questi giovani autori che spopolano tra gli stand delle fiere e le sale di vendita? Per la maggior parte si tratta di donne, alcuni sono digital artists e molti sono artisti di origini afroamericane. Le artiste Ayako Rokkaku, Flora Yukhnovich, Avery Singer, María Berrío, Anna Weyant, Christina Quarles e Loie Hollowell sono tra i nomi più di successo negli ultimi mesi e nella top ten figurano anche Amoako Boafo, del Ghana, e l'artista ivoriano americano Aboudia Diarrassouba. Tutte le nuove star sono pittori, la maggior parte dei quali si colloca a cavallo tra figurazione e astrazione digitale.
Infatti insieme al crescente interesse del mercato dell'arte contemporanea per gli NFT, di cui abbiamo parlato negli articoli precedenti, ultimamente le fiere, le aste e le mostre in corso nei musei e nelle gallerie di mezzo mondo raccontano di un chiaro ritorno all’arte figurativa. Due realtà contrastanti che illustrano però bene la società di oggi, in bilico tra le opportunità offerte della realtà digitale e la narrativa tragicomica della vita reale.
Prendiamo il caso, molto chiacchierato, di Anna Weyant, l’artista canadese 27enne che in seguito alla vendita del maggio 2022 del dipinto Falling Woman all’asta di Sotheby’s New York, è diventata la più giovane autrice rappresentata dalla nota galleria Gagosian. I suoi dipinti che combinano tratti di’arte fiamminga dal ‘600 con l'iperrealismo di John Currin, hanno preso il largo via Instagram e nel 2019 e sono esponenzialmente cresciuti di prezzo dai 12.000 dollari della sua prima esposizione ai 1.6 milioni di dollari dell’asta citata sopra. Un successo fenomenale spinto dall’appetito per nuove tendenze, che, guarda caso, si rifanno, con un po’ di ironia, all’arte antica.
A confermare questa tendenza sono anche i musei: solo tra New York e Londra nel mese di novembre sono in mostra monografiche dedicate a Alex Katz (Guggenheim Museum), Edward Hopper (Whitney Museum) e Lucian Freud (National Gallery of London). Se molti dicono che l’interesse per l’arte ultra-contemporanea è una bolla passeggera, ci auguriamo che invece il ritorno alla figura sia qui per rimanere.