15.12.2022

Le storie

4 Hotel leggendari

Cosa rende iconico un hotel? I criteri implicano una combinazione di più fattori: gli anni di attività, il segno che l’edificio imprime nel paesaggio, le atmosfere uniche degli interni, e naturalmente… una lista di ospiti di eccezione. Esploriamo 4 hotel iconici del '900 e quali caratteristiche li hanno resi famosi.

Chelsea Hotel, New York

Riaperto in seguito a una pausa decennale e a un importante restyling che lo ha trasformato in albergo di lusso a tutti gli effetti, il Chelsea Hotel è ormai una leggenda che ha riempito le pagine della storia americana, non foss’altro che per i suoi famosi inquilini, tra cui Allen Ginsberg, Arthur Miller, Jasper Johns, Betsey Johnson, Janis Joplin, Patti Smith e Bob Dylan. Dagli anni '50 ai primi '80, considerati la sua "Golden Age", il Chelsea Hotel è stato lo scrigno di opere d’arte con cui gli artisti scambiavano il proprio soggiorno mentre dalle sue stanze nascevano libri, canzoni e film che avrebbero segnato un'epoca: da On the Road di Jack Kerouac alla canzone Chelsea Hotel n.2 di Leonard Cohen, fino alla nascita della disco music e del punk, senza dimenticare il jazz, gli eclettici interni del Chelsea Hotel hanno ispirato numerose pietre miliari della musica e della cultura contemporenee. E pensare che, quando fu fondato nel 1884, il Chesea era un elegante condominio realizzato per l’alta borghesia: l’edificio in stile vittoriano-gotico progettato da Philippe Hubert sorge sulla 23eseima strada, nel cuore del distretto di Chelsea, e all’epoca della realizzazione, con i suoi 12 piani decorati da iconici balconi in ferro battuto, era il più alto della città. Prima del successo di Broadway, era Chelsea il fulcro del distretto dei teatri, ma quando i palcoscenici migrarono altrove, l’edificio finì in rovina, per essere rilevato nel 1939 dalla famiglia Bard, che l’ha gestito fino al 2007 trasformandone gli appartamenti in camere, e mantenendo quel fascino un pò decadente che ha continuato ad attrarre, fino alla chiusura, uno stuolo di artisti, romantici, musicisti e intellettuali in cerca di un “rifugio creativo”.

Imperial, New Delhi

Se le pareti di questa oasi fiancheggiata da palme potessero parlare, quanti nuovi aneddoti e capitoli potrebbero magicamente essere riscritti nei libri di storia! Dai grandi politici del 900 alle celebrities e rockstar più famose, chiunque ha trascorso almeno una notte in questo hotel. Gli amanti dello stile coloniale articolato su mobili vintage in rattan, ventilatori a vista, fotografie d’epoca e opere d'arte che hanno come protagonista l’India del XX secolo, colgono nell’Imperial un’atmosfera dove è vivo il fascino della storia. Concepito da D.L. Bromfield nel 1931 e inaugurato da Lord Willingdon nel 1936, l’Imperial fu pensato per essere il primo albergo di lusso di New Delhi, un eclettico e originalissimo blend di stile coloniale, elementi vittoriani (ne sono un esempio i cancelli e i leoni in bronzo che accolgono i visitatori all’entrata), e Art Deco (da rimarcare sui pannelli alle pareti e nelle balconate in ferro battuto). Tra servizi da tè in argento e accessori per la tavola firmati da grandi manifatture di Londra, splendono i pavimenti in marmo italiano su cui poggiano mobili in teak di Bourma. Dalle verande decorate con pilastri fino alle sale da pranzo alla straordinaria Royal Ballroom, le mura dell’Imperial hanno svolto il ruolo di scenografia di importanti incontri politici ed eventi di gala alla Grande Gatsby. Un vero e proprio museo nel cuore di Delhi, The Imperial è una finestra sul gusto e sullo stile che hanno caratterizzato un’epoca. E dopo una giornata trascorsa nelle strade trafficate di Delhi, la sua enorme piscina offre un ristoro rigenerante.

Chateau Marmont, Los Angeles

Immortalato in Somewhere di Sofia Coppola (nella foto), film del 2010 in cui questo hotel ha un ruolo da protagonista, più che un vero e proprio albergo lo Chateau Marmont è lo specchio della storia di Hollywood, essendo un leggendario punto di ritrovo di celebrità di Hollywood, una struttura ben lontana dal lusso, ma piuttosto intesa da molte star del cinema come un luogo sicuro in cui trovare privacy. Sarà la sua posizione arroccata su Sunset Boulevard, saranno gli interni di ispirazione vintage che, mixando elementi di ispirazione spagnola e vittoriana in un effetto trasandato chic, sottolineano l’atemporalità dell'edificio, quella del Marmont è stata spesso definita "un’atmosfera che fa sentire a casa pur trovandosi lontano da casa". Noto per essere uno dei primi condomini antisismici di Los Angeles e progettato nel 1929 da William Douglas Lee, l’edificio si ispira chiaramente allo Chateau Amboise della Valle della Loira in Francia, e ben presto si è evoluto in hotel residence amato dalle celebrities di ogni epoca: un luogo di ritrovo, ma anche di intrighi e drammi vissuti dallo dello star system holliwoodiano— Harry Cohn, fondatore della Columbia Pictures, pronunciò la famigerata frase: "Se devi metterti nei guai, fallo allo Chateau Marmont" — che ha ospitato, tra i tantissimi, F. Scott Fitzgerald, Dorothy Parker, Hunter S. Thompson, Roman Polanski, John Lennon, Bono. Il fotografo Helmut Newton, uno degli ospiti per antonomasia dello Chateau, ha ambientato nelle camere e nei bungalow dell'hotel i set dei suoi servizi fotografici più iconici.

Il Pellicano, Porto Ercole, (Grosseto)

Nella nostra hit parade di hotel leggendari non poteva mancare una meta italiana famosa nel mondo. Sulla costa dell’Argentario, le acque cristalline di una baia immersa nelle montagne disegnano il magico l’orizzonte che si ammira dal Pellicano. Prima di diventare  un hotel icona del lusso e di assumere questo nome, al momento della creazione nel 1965, la struttura nasceva come villa affacciata su una baia selvaggia e inesplorata. La casa, creata da un aviatore inglese e una socialite americana per essere un tranquillo e segreto rifugio romantico, iniziò ben presto ad accogliere gli amici della coppia, dal jet set internazionale alle star di Holliwood in cerca di una villeggiatura lontano dai riflettori. Un soggiorno all'insegna del glamour e di un ritmo lento, qualità che sottolineano il carisma e l'anima retrò dell'hotel.