Chi non ha un ricordo dell’infanzia legato alla cagnolina Pimpa? A chi personaggi come il metalmeccanico Cipputi, Ugo e Luisa, l'uomo in poltrona e la donna seminuda, Trino e tanti altri non hanno strappato un sorriso? O meglio ancora, non hanno fatto riflettere con una maggiore consapevolezza?
Da ottobre 2019 ad aprile 2020 a Francesco Tullio Altan, classe 1942, il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo dedica una grande mostra a Roma: ALTAN. Pimpa, Cipputi e altri pensatori. Un percorso immersivo tra illustrazioni e disegni in cui il dubbio si rivela come l’unica grande certezza possibile, in cui i grandi miti della storia vengono ribaltati e l’umanità cerca di galleggiare nel disordinato mare della vita. L’ immagine di una cagnolina proveniente dalla nostra età infantile ci sorregge, forte della propria voglia di conoscenza, sorridente di fronte alle meraviglie dell’universo.
I personaggi di Altan sono tutti liberi pensatori, così liberi da poter confessare a sé stessi e al mondo anche il proprio desiderio di autodistruzione. Il loro pensiero è sempre una rivelazione: è ciò che stavamo per dire, che avevamo sulla punta della lingua ma che non avevamo il coraggio di esternare. Altan ce lo rivela con sorprendente lucidità e precisione nelle parole, come se fosse sempre un passo avanti a noi.
L’esposizione è ospitata dalla struttura Extra MAXXI, adiacente il museo principale progettato da Zaha Hadid, e ripercorre tutto il lavoro dell’illustratore tra disegni originali, poster, illustrazioni, quadri, schizzi, tavole, libri e filmati attraverso diversi capitoli che ne indagano le varie fasi. L’intento linguistico della mostra tende alla volontà di contrapporre una visione più cinica e pessimista (a tratti nichilista e disfattista) della società e dell’essere umano, sempre con gli strumenti dell’ironia e della satira politica, per poi voler sfociare in un universo di colori, allegria e leggerezza che ci lascia con il sorriso, nonché il ricordo dell’infanzia.
Si parte allora da “Altan prima di Altan”, ovvero da quei grandi album da disegno in cui per anni, prima di pubblicare, l’artista si è esercitato cercando il proprio stile, sia attraverso i personaggi sia attraverso le frasi, allora meno essenziali e meno legate all’attualità. Fanno, infatti, parte di questo percorso inedito i suoi quadri giovanili.
II secondo capitolo introduce la figura di Trino, il non onnipotente creatore del mondo, personaggio nato alla metà degli anni ‘70 e pubblicato sulle pagine di Linus. Una grande parete, suddivisa in diverse colonne dal libero ordine di lettura, racconta la storia d’Italia attraverso oltre 200 vignette dagli anni ‘70 ai nostri giorni. A popolarla ci sono Cipputi, Ugo e Luisa, l’uomo in poltrona, la donna seminuda che ci guarda negli occhi e, ovviamente, alcuni dei protagonisti della politica italiana.
Uno spazio centrale è dedicato alle storie a fumetti, i suoi feuilleton che hanno visto protagonisti tra gli altri Ada, Colombo e Franz (ovvero San Francesco): qui sono esposte anche 90 tavole originali di Macao, fumetto pubblicato sulle pagine della rivista Corto Maltese nel 1984. La mostra dà anche spazio ad Altan illustratore (per scritti di Gogol, De Simone, Piumini, Rodari), e sceneggiatore per il cinema. Il percorso espositivo si chiude con le illustrazioni dedicate al camaleonte Kamillo Kromo e, soprattutto, alla mitica cagnolina Pimpa, con disegni originali, giochi per bambini e adulti in uno spazio scenografico e interattivo che invita tutti i visitatori di entrare fisicamente nel mondo della cagnolina di Altan.