La recente edizione del Fuorisalone di Milano ha rilanciato il vintage che si riafferma come fonte di inesauribile ispirazione per diversi Atelier di design. Vi vogliamo fare qualche esempio che a noi è rimasto particolarmente impresso.
Partiamo dall'esposizione "The World of Italo Rota", allestita all'interno della boutique di Salvatore Ferragamo e curata dagli editori di Flash Art, Gea Politi e Cristiano Seganfreddo. Questa mostra ritrae l'artista Italo Rota attraverso il suo lavoro eclettico e originale con oggetti curiosi e polifunzionali: dai mobili in legno laccato d'ispirazione mid century ad una lampada da terra bianca in stile Space Age sino ad arrivare ad una video-installazione della mitica Elda Chair di Joe Colombo.
Invece a "Objets Nomades", mostra curata da Luis Vuitton ed allestita a Palazzo Serbelloni, tra luci colorate, specchi e musica anni '80, hanno preso vita diversi pezzi di designer di fama internazionale tra i quali Patricia Urquiola, Atelier Biagetti, i fratelli Campana, Marcel Wanders.
Ma forse quello che più ci ha appassionato è il dialogo che si è indirettamente creato tra Gucci e Fornasetti.
Gucci Dècor è nato pochi mesi fa ma sta già riscuotendo un enorme successo grazie al genio dello stilista Alessandro Michele: l'unico italiano tra le 100 persone più influenti al mondo secondo il New York Times. Il nuovo universo creato da Alessandro accantona l'autoreferenzialitá, tipica della casa di moda fiorentina, per dare spazio a customizzazioni.
Ci troviamo catapultati tra stili diversi, dalla cura maniacale per il dettaglio di Wes Anderson, all'esotismo che si riflette nelle carte da parati e nelle decorazioni in porcellana realizzate da Richard Ginori ( parte del gruppo Gucci dal 2013 ). Una marea di stoffe, velluti, cristalli di ispirazioni diverse vi ricorderanno la casa di Frida Kahlo piuttosto che la reggia di Versailles fino ad approdare al lontano oriente senza tralasciare la tradizione inglese del tè e i pasticcini della tradizione dolciaria siciliana distribuiti per il negozio.
Numerosi oggetti di décor creati da Gucci come le teiere, i portacandele e specialmente le porcellane si rifanno all'universo litografico di Fornasetti che invece ha scelto di restare fedele al proprio stile infatti, nel suo negozio, tra oggetti trompe l'oeil ed i piatti appesi come quadri emergono il nero e l'oro sinonimo di eleganza senza tempo, sobrietà e ricchezza non ostentata. Durante quest'ultima edizione della design week il Fornasetti Store di Milano ha presentato l'esclusiva collezione di tappeti, protagonista di quest’anno, accompagnata da tavoli Magici, cabinet, vassoi di diverse dimensioni e dalla speciale riedizione dei gatti di ceramica tanto amati dai collezionisti dell'Atelier. Come Fornasetti anche Gucci ha proposto nuove carte da parati spettacolari per spingersi sino alla realizzazione di mobili in legno laccato realizzati da artigiani fiorentini, tavolini pieghevoli e sedute in velluto imbottite.
Se quindi Gucci ha abbracciato di recente il vintage possiamo dire che Fornasetti ne sia l'ambasciatore: nella boutique la tradizione e le nuove proposte convivono armoniosamente.