Il risultato?Non solo minore impatto ambientale ma anche una più lenta circolazione della moneta che aiuta a frenare l’inflazione.
Recenti studi attestano che la circolarità ha un immediato impatto sul rallentamento della spirale inflattiva fenomeno di cui si è tornato a parlare nel corso dell’ultimo anno e che intere generazioni non hanno mai sperimentato prima perché non la si rilevava, nelle nostre economie occidentali, dagli Anni ‘80.
Come è possibile?
Partiamo dai fondamentali: l’inflazione (dal latino, inflatio = gonfiamento) costituisce un generale incremento dei costi della vita essenziali ovvero alimentari, energia e benzina che ha un impatto trasversale su tutta la popolazione e che in breve tempo si traduce in una generalizzata riduzione dei consumi con un conseguente rallentamento dell’economia.
Il comportamento del consumatore quando i prezzi dei beni di prima necessità aumentano tangibilmente e quindi diminuisce il suo potere di acquisto, tende a limitare le spese ed in particolar modo le spese non essenziali.
Ora guardiamo come si traduce nella pratica questa tendenza: c’è più attenzione ai costi e comprare usato specialmente diventa un’ottima alternativa all’acquisto del nuovo. Ecco che si registra una crescita importante del fashion resale che è previsto crescere del +126% nel 2026 (1) e nel settore dei mobili dove si e’ sono schizzati i prezzi degli oggetti nuovi del 10% e si prevede una crescita del resale + 83% nel 2027 (2) . Ma non finisce qui: in parallelo, il consumatore pensa ad estendere la durata della vita dei beni ritardando l’acquisto del nuovo e le società che si occupano di riparare e ricondizionare beni quali macchine, elettronica, abbigliamento … vedono un importante aumento della domanda.
Ma attenzione l’inflazione porta anche le aziende ad adottare rapide soluzioni di riduzione dei costi specie nel riuso e riciclo dei materiali che secondo quanto dichiarato dai partecipanti a Simposio internazionale organizzato dalla società di ricerca Gartner con un incremento finale dei profitti (3).
Ed è così che anche i governi europei vedono i modelli di economia circolare come potente strumento per calmierare l’inflazione: si pensi che la Francia a fine del 2022 ha lanciato il bonus riparazioni per gli elettrodomestici stanziando 410 milioni di euro fino al 2027 e a Luglio 2023 ha annunciato un incentivo che da Ottobre Sara’ un contributo per riparare vestiti e scarpe: i francesi potranno ricevere un contributo di 7 euro per riparare un tacco, 25 euro per rammendare una fodera, secondo un preciso listino. Stanziati in questo caso 154 milioni di euro.
E’ il momento di riflettere e agire allo scopo di preservare il portafoglio e riprogettare il nostro futuro su questo pianeta: nuovi modelli, nuovi (ma vecchi) mestieri e nuove tecnologie sono la strada da percorrere.
1* threadUP 2022 Resale Report,” GlobalData, May 2022.
2* Chairish GlobalData 2022 Resale Home Furnishings Consumer Survey
3* Gartner Supply Chain Sympos ium,” Gartner, October