17.08.2023

Sottsass e l'Ultrafragola

“La casa è la ricostruzione dello spazio dell’universo come l’acqua versata sulla terra è la ricostruzione della pioggia. L’architettura è sempre stata e oggi è più che mai un rito magico: tutte le volte che si perde la realtà magica dell’architettura si perde anche l’architettura“ Ettore Sottsass - Scritti

Artista poliedrico dai mille interessi, tra cui fotografia, pittura, ceramica, scrittura, editoria, Ettore Sottsass Jr. ha saputo spaziare con il suo lavoro in ogni campo, ma principalmente è conosciuto per essere stato un geniale architetto e designer. A Milano è tra i fondatori del Gruppo Memphis, un vero e proprio spazio in cui sperimentare con progetti di design intesi come “gesti propositivi positivi, non critici, come invece era avvenuto per le poetiche radicali e concettuali” (Barbara Radice, 1981). All’interno di Memphis il design è pura emozione. Nasce qui la libreria Carlton: un totem dall’aspetto misterioso, ma anche giocoso, una scultura, un oggetto da osservare prima che da usare. Non solo artista visuale, ma anche intellettuale, viaggiatore e scrittore. Con la prima moglie, la scrittrice e traduttrice Fernanda Pivano e Allen Ginsberg, scrittore della Beat Generation, fonderà Pianeta Fresco, una rivista in cui unirà i suoi interessi verso la spiritualità orientale e la materialità occidentale.

Per Sottsass la progettazione deve sempre includere l’uomo che è al centro di ogni discorso legato alla forma e allo spazio: il design è uno strumento di critica sociale, è una scelta etica, è un gesto politico. Se l’industria programma oggetti destinati al fomentare un sistema consumistico, nel pensiero di Sottsass il progettista ha il dovere di pensare il design in modo etico riflettendo sullo spazio privato e pubblico. Il design è un mezzo per dire qualcosa sulla vita e sulla società, qualcosa che si avvicina ai riti, alle abitudini, alla vita vera delle persone. Gli oggetti adempiono alla funzione, ma esteticamente si impongono nello spazio con i loro colori e le loro forme, dialogando con coloro che vivono l’ambiente.

Su questo pensiero Sottsass presenta all’Eurodomus di Milano del 1970 la collezione di arredi per la camera da letto denominata Mobili Grigi. Tra gli elementi presentati solo lo specchio-lampada Ultrafragola va in produzione da Poltronova, mentre per gli altri esistono solo pochissimi esemplari. La particolarità dello specchio è quella di avere l’iconica forma sinuosa di una chioma di capelli (di donna) e in qualche modo di evocarne le “tondeggianti e gonfiate (per sempre) forme di origine femminile forse o — se volete — di origine religiosa (che è la stessa cosa)”, come affermerà lo stesso Sottsass in sede di presentazione. Come le opere di grandi artisti prima di lui, l’oggetto non suscitò apprezzamenti, tanto che si arrivò ad un’interruzione della collaborazione tra l’artista e l’azienda produttrice.

Un'ulteriore particolarità dei Mobili Grigi risiede anche nel materiale in cui sono realizzati. Si tratta di fiberglass, un materiale utilizzato per realizzare gli scafi delle barche, piuttosto inusuale nel campo del design. 

La storia però sembra aver dato ragione all’intuizione dell’artista che, col senno di poi, può essere considerato precursore di un gusto e di un sentire avanti di circa 40 anni. Lo specchio è tornato alla ribalta grazie a dei trend che, anche grazie ai social, permettono di riscoprire gioielli del design del passato e lanciarli sul mercato come nuovi oggetti must have. Sottsass, infatti, nella sua arte aveva condensato tutto quello che aveva visto e assimilato nei suoi viaggi. Dall’India, la spiritualità e il simbolismo e dall’America, il mondo pop della pubblicità e della serialità. La provocazione di Mobili Grigi con l’Ultrafragola diventa quindi una critica al modernismo, al razionalismo imperante di quegli anni che negava i colori, di cui, invece, Sottsass si serviva con esuberanza e gusto.