03.05.2024

Nendo e l'Italia: amore per la semplicità

Dal 2002 si dimostra uno degli studi più proliferi per la capacità di esprimere l'immagine della flessibilità e della duttilità della materia. Scopri il collettivo guidato dall'architetto giapponese Oki Sato e dal suo gusto per raffinatezza e semplicità delle forme.

Nato dalla mente vulcanica dall'architetto giapponese Oki Sato (Toronto, 1977), lo studio di design Nendo è dal 2002 uno dei più produttivi al mondo: il nome prende in prestito una parola dal giapponese che significa “creta” e che esprime la vocazione plastica e scultorea, l’idea di duttilità e ludicità, con cui Nendo affronta le scale del progetto, dall’architettura d’interni al mondo dell’arredo, dagli allestimenti alla grafica.

Lo studio, formato da un team di circa quaranta giovani designer e architetti impegnati nello sviluppo di oltre duecento progetti l’anno, si distingue per la grande libertà progettuale e per la capacità di dar vita a oggetti e arredi semplici, pratici e sorprendenti.

Per il fondatore dello studio fondamentale è la visita in Italia, a Milano, in occasione del Salone del Mobile: un viaggio che segna l’inizio di una serie di affiancamenti che legheranno Nendo ad alcuni brand del design made in Italy. Anche durante le numerose occasioni di collaborazione e confronto con realtà differenti e variegate l’approccio al progetto dello studio rimane coerente con i principi cardine del pensiero giapponese: pulizia e linearità delle forme, adattabilità delle superfici caratterizzano il lavoro di un professionista dal segno leggero, fresco ed essenziale, interprete di progetti dalla grande personalità e dal tocco poetico. La particolarità dello studio Nendo è proprio quella di abbandonare la rigidità per assumere una forma malleabile e plasmabile, al fine di trovare il miglior approccio organico alle sfide del design contemporaneo.

È nel lavoro manuale elaborato da maestri e artigiani, così come nell’interazione tra persone, oggetti e ambiente che l’operato dello studio trova le sue principali fonti di ispirazione e che raggiunge validi punti di contatto con la produzione di aziende italiane: la sinergia creativa tra Minotti e Oki Sato trova, per esempio, espressione nel lancio della collezione Tape - una famiglia di sedute e tavolini caratterizzata da una silhouette leggera e da una forte identità - e dei tavolini Ring e Waves; progetti molto articolati che giocano con la stondatura dei volumi, la leggerezza degli spessori e l’apparente semplicità formale, mettendo in luce l’approccio haute couture nella confezione sartoriale della azienda. Tra i prodotti di Nendo, invece, realizzati per Cappellini troviamo la famiglia di librerie bifacciali Drop, gli elementi della serie Peg, gli appendiabiti Koeda e Tuta, gli sgabelli Ribbon e il tavolo Bambi, tutti accolti da un grande successo. In pochi anni, gli oggetti firmati da Nendo hanno ricevuto importanti riconoscimenti internazionali.

La collaborazione dello studio con i grandi brand del Made in Italy risulta assai vincente anche in altre occasioni tra cui Moroso,  Oluce, Bisazza e molti altri dimostrando ogni volta eleganza, raffinatezza e un elevato estro artistico e progettuale.