Mentre l'industria del design si sta rapidamente evolvendo per adattarsi a una mentalità più ecologica e consapevole, l’arredamento sostenibile come stile di vita è facilmente applicabile nell’immediato, attraverso tre semplici pratiche, mirate a estendere il più possibile il ciclo di vita degli oggetti: c’è il restauro, che implica il recupero, la riparazione o l’upcycling di mobili e oggetti per prolungarne la vita utile, riducendo la necessità di produzione di nuovi materiali; esiste lo scambio di oggetti tra persone, che promuove il riutilizzo e la condivisione delle risorse; e infine il reselling, che permette ai mobili usati di trovare una nuova casa anziché finire in discarica, un fenomeno in forte crescita.
Non più un hobby di nicchia, lo shopping vintage è diventato mainstream, ma ultimamente, oltre al valore intrinseco di possedere un oggetto con una storia, è proprio il reselling dei beni vintage che vive una crescita esponenziale. Da un recente report sul mercato americano, emerge che il fenomeno del reselling oggi coinvolge primariamente il settore della casa, il nostro spazio vitale. Se libri, moda ed elettronica erano tradizionalmente le categorie di rivendita più popolari, oggi dominano la scena i mobili usati, con un previsto aumento di questo approccio (negli US) del 29% entro il 2027, un trend già molto evidente in Europa.
Sull’onda della pandemia, che ha interrotto temporaneamente le catene di fornitura globali, gli acquirenti hanno iniziato a prediligere la rivendita di arredi e oggetti rispetto all’acquisto di nuovi articoli. Le ragioni? Essenzialmente il miglior rapporto qualità/prezzo rispetto ai prodotti nuovi in negozio, specialmente dopo i recenti rialzi dei prezzi di listino per via della spinta inflazionistica, l’unicità e la qualità dei pezzi, la loro disponibilità immediata senza attese per la produzione, e naturalmente, l’aspetto sostenibile che implica questa scelta.
Dai consumatori, il concetto di reselling ha raggiunto anche gli stessi marchi di design, che stanno adottando strategie innovative per promuovere la sostenibilità nel loro settore: basti pensare che IKEA ha lanciato il servizio "Riporta e Rivendi", che offre un credito ai clienti che portano in negozio i mobili del marchio svedese che non usano più, donando loro una seconda vita, così che altre persone possano utilizzare i mobili IKEA di seconda mano.
Vitra ad esempio, promuove la circolarità nel mercato del design attraverso i Vitra Circle Stores, spazi situati tra Amsterdam, Bruxelles e Francoforte, in cui il marchio rimette in vendita mobili, oggetti e accessori già usati di Vitra e Artek: dagli articoli fieristici ai pezzi da esposizione, fino resi dall’online shop, la vendita avviene in loco e con prezzi che si basano sulle condizioni dei prodotti dopo che ne è stata verificata la funzionalità; vengono effettuate riparazioni laddove necessario, così da poter rinnovare la garanzia di un articolo, ampliandone quindi il ciclo di vita.
All'interno di tutte le categorie di rivendita, l'e-commerce è senza dubbio il canale di servizio in più rapida crescita. intOndo contribuisce a questo scenario aiutando chi desidera esporre e rivendere un proprio prodotto vintage per acquistarne un altro: che si tratti di un privato, di un rivenditore o di chi è in cerca di una selezione di pezzi vintage per eventi speciali come mostre, shooting fotografici, set cinematografici e televisivi.
Se hai realizzato un evento site-specific o temporaneo con mobili acquistati su intOndo e desideri rimetterli subito in vendita, puoi farlo senza problemi; la piattaforma garantisce praticità di fruizione, velocità e soluzioni personalizzate per l'acquisto e la vendita, semplificando il processo di circolarità, ma offrendoti anche supporto e assistenza: l’obiettivo è garantire una transizione soft verso uno stile di vita più sostenibile.
Insomma, il percorso verso l'arredamento sostenibile non ha più l’aria di una tendenza passeggera: è un imperativo per un futuro più verde e responsabile, in cui il diffondersi di approcci innovativi va di pari passo con l'impegno dei consumatori.