05.09.2024

Gli uffici di Frank Lloyd Wright: il Johnson Wax Administration Building

Uffici open space, soffitti altissimi e ariosi, colonnati leggeri che scandiscono lo spazio immergendo i lavoratori in un Paese delle Meraviglie futuristico fin dagli anni '30. Il genio di Frank Lloyd Wright potrebbe quasi far desiderare il rientro al lavoro dopo le vacanze estive: scopri di più.

Costruito tra il 1936 e il 1939, il Johnson Wax Administration Building nel Wisconsin è tra gli edifici adibiti a ufficio più famosi: fra le innumerevoli storie riportate da Frank Lloyd Wright nella sua autobiografia, un lungo paragrafo è dedicato a Hibbard (“the Hib”) Johnson, proprietario alla terza generazione della grande industria di cere e prodotti chimici per la pulizia S.C. Johnson Wax, fondata nel 1886.

Per Wright, padre della progettazione “organica”, il progetto rappresenta “un esperimento nel design e nella costruzione”: un edificio introverso dalle forme curvilinee, ricoperto esternamente da una superficie continua in mattoni, alleggerito dall’utilizzo dei tubi in vetro Pyrex dalla forma di ninfee dalla base circolare e che culminano in grandi “ombrelli” sul soffitto, intervallati da lucernari realizzati che permettono una diffusione uniforme dell’illuminazione, pur non consentendo la visione dell’esterno. L’esperimento più arduo dell’intero progetto è, infatti, la great workroom, un grande spazio aperto di 40 metri per 60, alto sei metri, sorretto da file di colonne ‘dendriformi’: come “steli che si levano in punta dei piedi su piccole scarpe d’ottone fissate a pavimento.
Qui lavorano fianco a fianco i dipendenti della segreteria della Johnson Wax, mentre le postazioni degli amministratori sono ospitate sul mezzanino. Nello spirito dell’architettura organica, Wright propone di progettare anche tutto il sistema degli arredi dell’edificio: dalle sedie personalizzate a numerosi arredi per l’ufficio di Johnson Wax che l’azienda utilizza ancora oggi. 
Nel 1937 il designer progetta una prima versione delle scrivanie e delle sedie cercando di mantenerle il più connesse possibile allo stile dell’intero edificio: forme rettilinee e arrotondate sono il linguaggio più efficace per riflettere le proporzioni, le geometrie ortogonali e curvilinee dell’edificio. I tre piani di lavoro in legno della scrivania, arrotondati alle estremità, si allungano ben al di là della struttura (in alluminio a sezione cruciforme), richiamando il dettaglio dello sbalzo applicato per l’architettura; il telaio della struttura comunica perfettamente con la direzione dei mattoni e dei tubi in vetro delle superfici. Le forme circolari previste per la sedia riportano in scala minore quelle dei capitelli delle colonne a ninfea del grande open space.

La riuscita del progetto per il Johnson Wax Administration Building è dovuta, infatti, a uno dei primi esempi di contract per uffici, con arredi innovativi frutto della collaborazione dell’architetto con la Metal Office Furniture Co. L’azienda commissiona alla Stow-Davis la produzione dei piani in legno e alla American Seating Company la realizzazione delle strutture in tubolare metallico mentre i rivestimenti in tessuto delle sedie sono creati dalla Chase Furniture Company. Realizza invece per conto proprio tutte le componenti in lamiera, rifinendo e assemblando infine i componenti. L’unione della brillante inventiva di Wright con le tecniche di lavorazione dei metalli per telai e strutture degli arredi consente alla Metal Office Furniture l’apertura verso una nuova direzione e porta all’evoluzione, nel secondo Dopoguerra, delle prime serie di arredi per uffici modulari e adattabili.

Gli arredi disegnati da Wright per il Johnson Wax Administration Building oggi, a distanza di decenni, sono al centro di una riedizione: la Frank Lloyd Wright Racine Collection da parte dell’azienda americana Steelcase. "Abbiamo abbinato fedelmente lo stile e le finiture dei mobili originali, implementando solo sottili aggiustamenti alle proporzioni e alla scala della collezione per supportare il lavoratore di oggi", spiegano dall'azienda. La famiglia di arredi è declinata in due versioni: Signature, una fedelissima riedizione dei disegni originali di Wright, e Modern, reinterpretazioni meno pedisseque vocate al comfort contemporaneo.