04.06.2019

Imperdibili

Art Hotel, la nuova frontiera del turismo culturale

Avete mai sentito parlare degli Art Hotel? Si tratta di veri e propri alberghi, strutture immerse in location suggestive dove l'ospite è messo a stretto contatto con opere d'arte, installazioni ed eventi culturali realizzati ad hoc. Gli Art Hotel, i Design Hotel e i Vintage Hotel sono una realtà in continuo sviluppo e un business ricco di opportunità sia per gli albergatori che per gli artisti.

Avete mai sentito parlare degli Art Hotel? Si tratta di veri e propri alberghi, strutture immerse in location suggestive dove l'ospite è messo a stretto contatto con opere d'arte, installazioni ed eventi culturali realizzati ad hoc. Gli Art Hotel, i Design Hotel e i Vintage Hotel sono una realtà in continuo sviluppo e un business ricco di opportunità sia per gli albergatori che per gli artisti.

Oggi vi parleremo di tre Art Hotel che si trovano in Italia per stuzzicare la vostra curiosità ed introdurvi così nel mondo del turismo ricettivo culturale. Questi alberghi son stati voluti da persone con l'arte nel sangue, come Antonio Presti, Dino Facchini e Alessandro Cesa, i quali sono stati capaci di fare della loro passione un mestiere nuovo ed originale. In queste strutture l'ospite può fruire di un servizio alberghiero completo, immerso tra opere d'arte e location suggestive, con in più la possibilità di acquistare le opere o diventarne parte. L' obiettivo principale dunque, non è così diverso da quello di gallerie e istituzioni pubbliche: si tratta di preservare e rendere fruibili al pubblico beni di genere storico-artistico, ma in un ambiente assai più informale.

Villa Amistá - Byblos Art Hotel

“Concepito come una mostra permanente di arte contemporanea, l'hotel raccoglie al suo interno opere di artisti di fama internazionale. Gli accurati restauri di architettura, di pittura, la collaborazione con il noto architetto e designer Alessandro Mendini e la scrupolosa scelta degli arredi interni e delle opere d'arte, hanno trasformato questa villa veneziana in un vero e proprio museo d'arte contemporanea e di design.” Così si legge nel comunicato stampa del Byblos Art Hotel creato a Villa Amistà, a pochi chilometri da Verona.

Dino Facchini, proprietario della struttura, in una piacevole intervista, ci ha anche raccontato di essere un collezionista appassionato d'arte da più di cinquant’anni ed il Byblos Art Hotel ne è la conferma. Villa Amistà è una villa veneta costruita nel 16esimo secolo dall’architetto veronese Michele San Micheli noto per aver arricchito Piazza Bra con diversi palazzi signorili. Nel corso dei secoli Villa Amistà ha visto il susseguirsi di diversi proprietari finché nel 2000 Facchini ha deciso di acquistarla nonostante fosse in uno stato di totale abbandono, e di trasformarla arredandola in stile neo-barocco.

Il restauro, e gran parte degli arredi della villa, sono stati realizzati ad hoc da Alessandro Mendini, designer italiano recentemente scomparso, il quale, attraverso un continuo confronto con il signor Facchini, ha scelto di inserire all’interno dell’hotel alcuni pezzi storici di design.

La Spa della villa è stata progettata sul modello delle terme romane: la parte esposta all’umidità è stata ricoperta dai mosaici di Bisazza mentre il soffitto e le pareti dell’interno sono stati affrescati in stile neo-pompeiano da un gruppo di restauratori.

La villa vanta una collezione di 120 opere d’arte contemporanea sparse tra gli spazi comuni e le camere, anche se la maggior parte di esse si concentra nella hall.

Facchini ha scelto di esporre una parte della sua collezione privata presso l'hotel, conferendo alla Villa Amistà un ulteriore prestigio artistico con opere di artisti del calibro di Alighiero Boetti, Jean-Michel Basquiat, Anish Kapoor, Sol Lewitt, Piero Manzoni, Vanessa Beecroft, Damien Hirst e molti altri. Nella collezione traspare la passione del proprietario per le opere della corrente degli Young British Artists. Così il Byblos Art Hotel, non ha davvero nulla da invidiare a un qualsiasi museo di arte contemporanea.

Fiumara d'Arte - Atelier sul Mare

Fiumara d’Arte a Castel di Tusa (Messina) è un parco ideato dal mecenate siciliano Antonio Presti, figlio di un’ imprenditore messinese. Alla morte del padre Antonio si ritrovò catapultato in una realtà difficile fatta di affarismo e compromessi che decise di ripudiare. Nacque così Fiumara d’Arte, il suo personale sogno utopico. L’inizio di questo progetto fu travagliato in quanto Antonio Presti si ritrovó ad affrontare per anni false accuse di abusivismo edilizio, oltre alle invidie e all'ostilità dei comuni circostanti. Tutto questo però non ha fermato il mecenate siciliano che nel 1990 decise di iniziare a costruire Atelier sul Mare.

Atelier sul Mare, si trova in provincia di Messina a Castel di Tusa, si tratta di un Art Hotel molto particolare perché Antonio Presti tra il 1990 e il 2010 ha coinvolto artisti, poeti e intellettuali al fine di rendere ogni singola stanza un’opera d’arte a 360°. Alcune stanze hanno assunto connotazioni pittoriche mentre in altre prevale la valenza plastica della materia. Altre camere ancora si sono fatte portavoce di messaggi sociali come “La stanza del profeta - omaggio a Pierpaolo Pasolini” (1995) un’opera a più mani firmata dal poeta Dario Bellezza e da Adele Cambria, giornalista, scrittrice, amica di Presti e dello stesso Pasolini. La camera è ispirata ad una capanna yemenita dove una pesante porta di ferro, metafora di una società cruda e violenta, entra in contrasto con le parole di Bellezza, un omaggio al regista italiano assassinato al Lido di Ostia nel 1975.

Altre stanze giocano invece su temi ambientali come “La stanza dei portatori d’acqua” (2006) nata da un progetto di Danielle Mitterand, moglie dell’ ex-presidente francese, finalizzato alla sensibilizzazione sul tema dell’acqua come valore indispensabile per noi ed il nostro pianeta terra.

L’ Atelier sul Mare dunque non si accontenta di essere un Art Hotel ma si fa anche opera di riscatto sociale in una regione del nostro paese purtroppo vittima degli interessi della mala vita: le pareti della hall infatti, sono tappezzate da riproduzioni di pagine di giornali e riviste, testimoni delle vicende di Presti e di Fiumara d'Arte.

The Yard, Milano

The Yard Milano è nato grazie ad una fortunata coincidenza: alla ricerca di un posto dove vivere con la sua famiglia, Alessandro Cesa ha invece trovato la sua vocazione. Mescolando l'entusiasmo per una nuova sfida con l'esperienza maturata durante i suoi numerosi viaggi, è riuscito a creare un ambiente confortevole nel cuore di Milano.

Nasce così The Yard Milano, un prestigioso boutique hotel dall'animo vintage corredato da "souvenir" provenienti da ogni parte del mondo scovati da Alessandro durante i suoi viaggi. La hall, un grande open space diviso in mini-salottini, é il posto perfetto per una tazza di tè tra cappelliere di legno scuro, fotografie d'epoca e trofei sportivi. Vecchi oggetti d'uso quotidiano vi ricorderanno Hogwarts e la tradizione tipicamente anglosassone delle confraternite, unita a quella dei prestigiosi college americani. Chi varca la soglia di The Yard, accogliente ed elegante, si trova immerso in un’atmosfera sospesa nel tempo dove ogni angolo rappresenta una sorpresa e ogni oggetto ha una storia da raccontare.

The Yard è un luogo molto esclusivo, non si tratta di un Art Hotel, a differenza dei primi due, bensì di un Vintage Hotel dove sono stati apportati interventi contemporanei per rendere le 32 suite più confortevoli. Alcune opere d'arte, pezzi di design ed arredamento sono in vendita e se riuscirete ad entrare nelle grazie del proprietario potrete avere l’opportunità di acquistare un pezzo unico con una storia da raccontare. Noi siamo rimasti affascinati da questo luogo così particolare, e se la permanenza si rivelasse inaccessibile, vi consigliamo comunque visitare il "Doping club" bar aperto a tutti o il ristorante vintage arredato in stile anni ‘50 e corredato da un palco con strumenti musicali laccati azzurro pastello. Preparatevi a un colpo di fulmine, non c’è scampo per gli amanti del vintage come noi.