05.08.2019

Le storie

Compasso d'Oro: il premio del design italiano.

Avete mai sentito parlare del premio Compasso d'Oro ADI? Si tratta del più antico, ma soprattutto il più autorevole, premio mondiale di design. Nella sua cinquantennale storia -tutta italiana - questa onorificenza è stata assegnata a circa 300 progetti, oggi riconosciuti come patrimonio nazionale dal Ministero dei Beni Culturali. Questo premio nato nel 1954 su spunto di Gio Ponti è la più accurata finestra sulla storia del design italiano. Esploratela con noi.

Il premio Compasso d'Oro nasce da un'idea di Gio Ponti che nel 1954 lo introduce al grande pubblico come riconoscimento assegnato dai grandi magazzini la Rinascente di Milano per valorizzare l’allora nascente design italiano. Nel 1958 passa sotto l’egida di ADI – Associazione per il Disegno Industriale che da allora ne cura l’organizzazione e ne tutela l’integrità.

I quasi trecento progetti premiati in oltre cinquant’anni di vita del premio, insieme ai quasi duemila selezionati con la Menzione d’Onore, sono raccolti e custoditi nella Collezione Storica del Premio Compasso d'Oro ADI gestita dalla è Fondazione ADI. Questa raccolta dal 2004 è stata dichiarata dal Ministero dei Beni Culturali - Soprintendenza Regionale per la Lombardia - patrimonio nazionale italiano, poiché costituita da oggetti di eccezionale interesse artistico e storico. Ma quali sono questi oggetti?

Nel 2018 sono stati assegnati 16 Compassi d'Oro sui 1200 oggetti selezionati. Si va dalla berlina Alfa Romeo "Giulia" al termosifone "Origami" disegnato da Alberto Meda, e dall'edizione di "Food design in Italia" alla lampada "Discovery Sospensione" disegnata da Ernesto Sigismondi per Artemide. Ma per darvi un quadro di cosa significa questo premio per la storia del design italiano vi citiamo alcuni dei designer vincitori di cui potete trovare i profili completi sul sito di intOndo.

Il capofila del premio è sicuramente Gio Ponti, a cui si attribuisce "l'invenzione" del design made in Italy e il cui apporto è stato inoltre determinante per la nascita dell’ADI (Associazione per il disegno industriale) e per la costituzione del premio Compasso d’Oro. A lui non è mai stato attribuito il premio, ma ne fu la vera e propria incarnazione. Anche Vico Magistretti fu tra i fondatori e giurati dell'ADI e tra i sui riconoscimenti si contano molti compassi d'oro, oltre a quello alla carriera: quello del 1967 per la lampada "Eclisse" prodotta da Artemide; i due del 1979 per la lampada "Atollo" e il divano poltrona "Maralunga"; quello nel 1987 per l'appendiabiti "Spiros", oltre che quello del 1995 alla carriera.

Tra i designer più premiati va citato Joe Colombo che nel 1967, vince il Premio Compasso d’Oro per la lampada "Spider", prodotta da Oluce. A lui andrà anche un altro compasso per un condizionatore d'aria prodotto dall'azienda Candy nel 1970. Anche Giotto Stoppino riceve due Compassi d'Oro: il primo per la sedia "Jot" nel 1976, e il secondo per la credenza "Sheraton" disegnata insieme a Lodovico Acerbis nel 1977 e premiata nel 1979. Anche i fratelli Castiglioni, Oscar Torlasco, Ettore Sottssas, Richard Sapper e molti altri designers italiani rientrano tra i nomi premiati. Sarebbe impossibile citarli tutti per cui concludiamo con Tobia Scarpa che vince il premio nel 1970 con il divano Soriana prodotto da Cassina e nel 2008 riceve il Compasso d'Oro alla carriera. Di lui la commissione dice: "La sua attenzione ai processi produttivi, all'innovazione tecnologica e formale e, soprattutto, la sua continua e appassionata ricerca volta a reinventare l'uso dei materiali, sono divenute parte significativa della riconoscibilità del design italiano..."

Queste poche parole attribuite al lavoro di Scarpa, ma riconoscibili in ciascuno degli oggetti premiati con il Compasso d'Oro, fanno intendere il valore di questo premio diventato ormai sinonimo di design italiano d'eccellenza. intOndo nasce proprio dall'impegno per la riconoscenza e il Rinascimento di questo patrimonio unico, che tutto sommato è ancora a portata di mano, o se volete, a portata di click.