Coppia di cuscini fatti a mano in tessuto Ikat; il lato superiore è in velluto di seta con colori di tono marrone e decorazioni geometriche, il retro è in seta bianca con motivo geometrico arancione. I due cuscini sono pezzi unici e irripetibili, sono stati realizzati tra il 2005 e il 2009 in piccoli laboratori dell'Uzbekistan meridionale con il velluto di seta ikat "baghmal" spesso e morbido. L'ikat (il significato del termine in uzbeko è "nuvola"), è una tecnica di tintura dei filati, che permette di ottenere bellissimi disegni dai contorni sfumati; nata originariamente in Malesia e Indonesia, si è poi sviluppata autonomamente in molte culture e continenti diversi, come Perù e Guatemala, Giappone, Yemen, India e Uzbekistan. Il termine "ikat" è indonesiano ("mengikat") e significa annodare, legare, perché alcune parti dei filati sono protette da una stretta legatura per non essere tinte, mentre le parti non legate sono colorate. Il risultato è un filato solo parzialmente colorato, che una volta tessuto rivela un motivo decorativo animato. Il procedimento è molto dispendioso in termini di tempo, oltre che molto complesso, tanto da richiedere una notevole abilità, ed è proprio per questo che all'interno delle culture che li producevano, gli "ikat" erano tipicamente degli status symbol. L'India e l'Indonesia hanno le loro antiche tradizioni di fabbricazione di tessuti ikat, tuttavia, sono i tessuti ikat dell'Uzbekistan che sono diventati un successo recente nell'industria della moda e del design d'interni per i loro disegni grandi e audaci e per la miscelazione di colori ikat inimmaginabili. Oggi l'ikat è il tessuto nazionale dell'Uzbekistan, dove viene prodotto principalmente nella regione meridionale, nelle città di Bukhara, Samarcanda, Tashkent, Khiva, e nella città di Kokand nella valle di Ferghana; dal 1960 al 1990 fino ad oggi molte abilità e tecniche tessili tradizionali che erano state trascurate per anni sono state riportate in vita, anche grazie all'incentivo statale di non far pagare tasse agli artigiani che producono manualmente. In Uzbekistan si producevano tessuti già prima della conquista del paese da parte di Carlo Magno nel 329 a.C. e l'economia commerciale del paese è sempre stata prospera grazie ai ricchi scambi che la coinvolgevano: L'Uzbekistan passava l'affascinante, misteriosa e leggendaria "Via della Seta".
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