Descrizione dell'oggetto
Lampada da tavolo Lesbo di Angelo Mangiarotti per Artemide, anni '60 (1966). Base in metallo lucido e diffusore costituito da un unico elemento in vetro di Murano soffiato a mano. Marchio del produttore impresso sotto la base. La forma del diffusore e le peculiari sfumature bianco-trasparenti del vetro sono ottenute grazie all'abilità dei maestri vetrai. La luce diffusa emessa da questa lampada è perfetta per creare un'atmosfera elegante e rilassante. Angelo Mangiarotti nasce a Milano il 26 febbraio 1921. Si laurea in Architettura nel 1948 al Politecnico di Milano. Dal 1953 al 1954 lavora negli Stati Uniti; qui conosce Frank Lloyd Wright, Walter Gropius, Mies van der Rohe e Konrad Wachsmann. Una volta tornato apre uno studio di architettura insieme a Bruno Morassutti fino al 1960. Nel 1989 fonda Mangiarotti & Associates Office con sede a Tokyo. Dal 1986 al 1992 è art director di Colle Cristalleria. Oltre alla carriera da architetto ha un'intensa attività didattica svolta in diverse Università italiane ed estere: nel 1953-1954 è visiting professor presso l'Institute of Design dell'Illinois Institute of Technology di Chicago; nel 1963-1964 è docente in un corso dell'Istituto Superiore di Disegno Industriale di Venezia; è visiting professor all'Università delle Hawaii nel 1970, all'Ecole Politecnique Fédérale di Losanna nel 1974, all'Università di Adelaide e al South Australian Institute of Technology di Adelaide nel 1976; nel 1982 è professore a contratto presso la Facoltà di Architettura di Palermo; nel 1983 è professore supplente per il corso di composizione presso la Facoltà di Architettura di Firenze; nel 1989-90 è professore a contratto nel corso di Laurea in Disegno Industriale presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Partecipa a numerosi seminari e convegni internazionali. Nella sua attività progettuale, i cui fondamenti teorici sono espressi nel libro "In nome dell'architettura" pubblicato nel 1987, vuole mettere in luce le caratteristiche essenziali di ogni oggetto. Il linguaggio architettonico diventa l'espressione di un nuovo rapporto tra uomo e ambiente. Nell'attività di designer Mangiarotti attribuisce un ruolo molto importante alla ricerca plastica; obiettivo della sua ricerca, condotta sempre nel rispetto delle caratteristiche della Materia, è la definizione della Forma dell'oggetto come qualità della Materia. Mangiarotti muore a Milano il 30 giugno 2012.
ID: 6186-1682516071-62280
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