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Venditore SILVER a Pistoia, Italy
Lampada da tavolo 546 di Gio Ponti per Ugo Pollice, anni '40. Base in ghisa laccata, stelo in ottone cromato, diffusore in vetro opalino e paralume in alluminio laccato. Gio Ponti è un'icona del movimento modernista: designer, architetto, artista ed editore, contribuisce in modo significativo al mondo dell'architettura e del design con il suo vasto lavoro in mobili e ceramiche di pregio, istruzione, edifici per uffici e residenziali e altro ancora. Nasce nel 1891 a Milano. Nel 1921 inizia a studiare architettura al Politecnico di Milano. Dal 1923 al 1930 è direttore artistico della manifattura di porcellane Richard Ginori. Nel 1927 apre il suo primo studio di architettura, insieme a Emilio Lancia, e nel 1928 fonda la rivista Domus, tuttora considerata una delle più influenti riviste europee di architettura e design. Terminata la collaborazione con Lancia, inizia a lavorare come architetto insieme agli ingegneri Antonio Fornaroli ed Eugenio Soncini. È in questo periodo che Ponti progetta molti dei suoi edifici più famosi, come l'Istituto di Matematica dell'Università di Roma, il Primo Palazzo Montecatini, la Casa Marmont e Villa Donegani a Bordighera. La più nota delle sue opere architettoniche è il Grattacielo Pirelli, che il designer completa nella sua città natale nel 1956. Continua a lavorare fino ai suoi ottant'anni, completando opere imponenti come la Concattedrale Gran Madre di Dio a Taranto e il Museo d'Arte di Denver. Muore a Milano il 16 settembre 1979. L'architettura e il design di Ponti incarnano la "dolce vita" italiana. Influenzato dai suoi primi lavori in ceramica, Ponti assume la responsabilità del progetto di ogni aspetto dei suoi edifici, compreso il design degli interni, l'illuminazione e persino ciò che riguarda gli elementi in vetro e l'argenteria. Sfonda confini e tradizioni, scegliendo un approccio interdisciplinare che unisce design, arte, artigianato e architettura.
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