Credenza Sheraton di Giotto Stoppino per Acerbis, anni '70
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Credenza Sheraton di Giotto Stoppino per Acerbis, anni '70 (1977 circa). Struttura in legno laccato nero e laminato, mensole interne in vetro. Dotata di due ante scorrevoli che si aprono verso l'esterno rivelando tre spazi con ripiani in vetro e quattro cassetti nella parte centrale. Questo modello ha vinto il Compasso d'Oro nel 1979. Bibliografia: Flavio Conti, I progettisti Italiani. Giotto Stoppino, Rima, Milano, 1992. pp. 52-98. Giuliana Gramigna, Repertorio 1950-2000, Allemandi, Torino, 2003 p. 248. Giotto Stoppino è una delle figure centrali del Neoliberty italiano. Si è fatto conoscere alla 54 Triennale dove ha esposto una serie di pezzi innovativi realizzati in multistrato curvato, chiara ispirazione proveniente dallo stile scandinavo molto in voga negli anni '50. Iniziò una proficua collaborazione con Vittorio Gregotti e Lodovico Meneghetti, con cui fondò anche uno studio con sede a Novara. Da questa collaborazione nacquero mobili innovativi come le poltrone in giunco leggero prodotte da Bonacina nel 1961. Gli anni '70 sono gli anni in cui Stoppino divenne famoso per i suoi oggetti in metallo come la lampada 537 per Arteluce esposta anche nella mostra "Italy: the New Domestic Landscape" al MoMA nel 1972.
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