Descrizione dell'oggetto
Credenza Luigi XIV veneziana in legno laccato e dipinto realizzata tra fine '600 e inizio '700. L'articolo verrà fatto visionare presso la Soprintendenza alle Belle Arti di Firenze, così sarà ancor più impreziosito dal Certificato della prestigiosa sede di Firenze. Importante e rara credenza veneziana laccata e dipinta. Il mobile ha una forma trapezoidale ondulata ed elegantemente dentellata, presenta due grandi ante che, una volta aperte, rivelano un ampio spazio interno diviso da un tramezzo verticale e da due piani orizzontali; questa suddivisione è stata realizzata in epoche successive così come l'intero rivestimento interno per il quale è stato utilizzato un tessuto giallo. L'esterno nella parte superiore presenta un piano costituito da un unico pezzo sagomato con linee morbide e raffinate. L'intero mobile e la solida base seguono il profilo ondulato del piano conferendo alla credenza leggerezza e delicatezza. La squisita laccatura originale ha colori tenui e delicati; le raffinate e aggraziate decorazioni floreali delle ante si ripetono anche nei fianchi concavi producendo un effetto mosso ed estremamente raffinato. Il mobile, realizzato in legno tenero, probabilmente abete rosso, è in patina con i ferri originali dell'epoca. È stato realizzato tra il 1695 e il 1710 in una bottega artigiana di falegnameria a Venezia. Infatti, i mobili laccati veneti venivano prodotti principalmente nella città lagunare, che è stata un importante centro di produzione di questo tipo di mobili durante il periodo Rinascimentale e Barocco. Le botteghe degli artigiani veneziani erano famose per la loro maestria nella creazione di mobili laccati di alta qualità, come armadi, credenze, scrivanie e tavoli. Questi mobili venivano spesso realizzati su commissione per nobili, aristocratici e chiese, e venivano utilizzati per abbellire palazzi e residenze prestigiose. La fine del '600 e l'inizio del '700 sono caratterizzati dall'opposizione tra il freddo, opulento rigore del tardo Manierismo e il Barocco più grandioso e stupefacente, che stava emergendo. I mobili, pur rimanendo saldi nella loro tradizione, risentono del declino dei caratteri di sobrietà ed equilibrio che avevano dato all'Europa la misura del Rinascimento. Le linee dei mobili sono sobrie e diritte ma tendono gradualmente ad ammorbidirsi. I caratteri dell'utilità cedono di fronte al valore sempre più importante della decorazione. Una delle caratteristiche più importanti del mobile italiano di questo periodo è l'arte della laccatura, conosciuta e praticata in Estremo Oriente da cinesi e giapponesi fin dai tempi più antichi. L'Europa iniziò a interessarsene solo all'inizio del '600. Le lacche sono composte da varie essenze, resine miste e vari oli. In Francia, in Italia o in Inghilterra le lacche non sono mai dure come quelle orientali. Questa diversità consiste principalmente nella preparazione con gesso e colla. In Italia il legno preferito dai laccatori è il cirmolo, che ha la caratteristica di essere leggero, morbido e si presta docilmente a tutti gli adattamenti stilistici che contraddistinguono l'epoca. Il legno veniva lasciato ben stagionato e tagliato in solidi listelli ricurvi che sovrapposti creavano il fusto del mobile, destinato poi ad essere inviato al laccatore per la decorazione. Le superfici da decorare dove si erano verificate eventuali aperture e crepe, dovute a sbalzi di temperatura o per altri motivi, venivano ricoperte con una striscia di tela incollata. Lo stelo del mobile veniva poi nuovamente intonacato ovunque con uno strato di colla in modo che il legno potesse assorbirlo, chiudendone i pori; poi venivano dati più strati di intonaco e colla fino ad ottenere una superficie omogenea, che veniva lisciata con carta vetrata finissima. Questa è la tecnica di preparazione dei mobili veneziani, che hanno una copertura di stucco e colla molto spessa rispetto a un paio di strati dei mobili laccati genovesi, piemontesi e di altre regioni italiane. Terminata la preparazione dell'intonaco, si dava uno strato di fondo o di colore con la tempera, dopodiché si procedeva alla decorazione vera e propria. Terminate questa e la doratura, venivano passati più strati di vernice sandracco, cioè un complemento gommoso alla vernice, che con il suo caratteristico colore paglierino modificava cromaticamente la laccatura. A seconda degli strati di questa vernice si poteva ottenere una tonalità calda e trasparente; ad esempio un giallo particolare si otteneva passando la sandracca su fondo bianco, e il classico verdastro era il risultato di uno o più strati, a seconda dell'effetto desiderato, su fondo azzurro. I mobili laccati erano un privilegio delle classi abbienti e a Venezia i grandi pittori dell'epoca (Guardi, Tiepolo, Zuccarelli e Zais) ricevettero commissioni per decorare appartamenti e di conseguenza creare cartoni mobili laccati. Questi mobili erano molto apprezzati per la loro bellezza e venivano utilizzati come mobili di pregio nelle residenze aristocratiche dell'epoca. La credenza si presenta in buone condizioni originali e non ha subito grandi restauri, solo ritocchi o piccole riparazioni all'interno.
ID: 4672-1689608032-68195
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