Il dipinto verrà fatto visionare presso la Soprintendenza alle Belle Arti di Firenze, così da essere ulteriormente valorizzato dall'Attestato della prestigiosa fiorentina. Eccezionale e bellissimo dipinto raffigurante la musa Calliope. È un olio su tela perfettamente dipinto con una ricchezza di dettagli che completano, arricchiscono e raccontano la storia del soggetto. La cornice lignea è coeva, molto semplice, proprio per valorizzare il soggetto; è nera con leggere dorature e il retro, anch'esso dell'epoca, è stato pensato e realizzato per sostenere in modo ottimale l'opera. Il dipinto è stato eseguito tra il 1860 e il 1870 in Francia durante il regno di Napoleone III. Non è firmato e quindi non è possibile dare alcuna informazione sull'autore, tuttavia si può confermare il suo straordinario talento pittorico e il sorprendente estetismo. L'anonimo pittore apparteneva alla corrente ottocentesca associata a uno stile artistico detto "ritratto su fondo dorato" o "ritratto su fondo oro"; questo stile era popolare nell'arte europea del XIX secolo durante il periodo del Rococò e del Neoclassicismo ma in particolare nell'era di Napoleone III. Il fondo oro (di giottesca memoria) veniva spesso utilizzato per dare un senso di lusso e prestigio al ritratto. L'oro, per la sua lucentezza e il colore caldo, creava un'atmosfera sontuosa e contribuiva a mettere in risalto la figura ritratta, che solitamente era posta al centro dell'opera, in primo piano, mentre lo sfondo dorato occupava gran parte o tutto il resto dello spazio. I ritratti su fondo dorato sono tuttora ammirati per la loro bellezza e per il modo in cui riescono a catturare l'eleganza e lo sfarzo dell'epoca in cui sono stati realizzati. Questo stile di ritrattistica era molto popolare tra le figure dell'aristocrazia e della borghesia di quel periodo storico, che esibivano con orgoglio questo tipo di pittura nei loro salotti. L'opera proposta ha tutte queste caratteristiche, in più non è un ritratto qualunque ma raffigura la musa Calliope. Nella pittura dell'800 le Muse erano spesso scelte come figure di ispirazione e bellezza. Le Muse erano divinità della mitologia greca che hanno ispirato artisti, poeti e musicisti; erano spesso ritratte come giovani donne aggraziate con talenti artistici specifici. Questa Calliope è una donna consapevole della sua superiorità quindi matura, orgogliosa e altezzosa. Nei dipinti ottocenteschi le Muse potevano essere raffigurate singolarmente o in gruppo. Gli artisti di quel periodo cercavano spesso di catturare la bellezza, l'eleganza e l'ispirazione associate a queste figure divine, utilizzando una varietà di stili e tecniche pittoriche per esprimere la loro visione artistica. Il nostro artista ha espresso al meglio tutte queste peculiarità nell'opera da lui magistralmente eseguita. Calliope, nella mitologia greca, era la musa della poesia epica ed eroica. Nella pittura ottocentesca, la raffigurazione di questa musa era spesso associata alla rappresentazione di famosi poeti, scrittori o letterati. La sua figura era usata per simboleggiare l'ispirazione poetica e la creazione letteraria. Era raffigurata come una figura maestosa e associata al mondo della poesia e dell'epica. Gli artisti hanno cercato di catturare l'essenza dell'ispirazione poetica e della creatività attraverso la rappresentazione di questa divinità leggendaria. Nello studio dei miti greci, Calliope ("colei che ha una bella voce") è stata la musa della poesia epica, figlia di Zeus e Mnemosine, conosciuta come la Musa di Omero, l'ispiratrice dell'Iliade e dell'Odissea, ed è chiamata da Lucrezio "callida Musa, Calliope, requies hominum divomque voluptas" ("musa saggia Calliope, consolazione degli uomini e voluttà degli dei"). Aveva due figli, Orfeo e Lino, il cui padre, a seconda delle leggende, era Apollo o il re tracio Eagro. Era amata da suo padre Zeus e con lui generò i Coribanti. Era la più anziana e la più saggia delle Muse, oltre che la più sicura di sé. Ha agito come giudice nella disputa su Adone tra Afrodite e Persefone, decidendo che ciascuna trascorresse la stessa quantità di tempo con lui. I suoi simboli sono lo stilo e la tavoletta di cera. Viene sempre raffigurata con in mano la tavoletta su cui scrivere, a volte ha una pergamena o un libro e porta sul capo una corona d'oro. Nel nostro dipinto la sua raffigurazione è ancora più singolare: lo stilo è nella mano destra e la tavoletta nella sinistra, sul capo porta una corona d'alloro, mentre quella d'oro e lo scettro sono adagiati ai suoi piedi. La corona d'alloro è un antico simbolo di vittoria, gloria e immortalità, quindi quella che circonda la testa di Calliope in questo dipinto indica il suo ruolo dominante nell'ispirazione poetica epica e la sua supremazia nel campo della letteratura. Lo scettro rappresenta la sua sovranità e influenza sulle arti epiche e poetiche. Simbolicamente afferma che Calliope è la fonte ispiratrice di autori epici e poeti eroici, guidandoli e dando loro il potere della parola e della creatività.
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