Sgabello in bambù e vimini di Franco Albini per Bonacina, anni '60. Iconico e distintivo, si caratterizza per l'ampia e comoda seduta rotonda da cui partono quattro solide gambe dritte che si uniscono nella parte inferiore per conferire maggiore stabilità all'oggetto. Sia il sedile che le gambe sono realizzati in robusto bambù termoformato, mentre tutte le robuste legature sono in vimini. L'intera forma ha un aspetto leggero e arioso. È stato progettato in stile modernista dal famoso designer italiano Franco Albini e realizzato tra il 1960 e il 1965 con straordinaria maestria dalla ditta Bonacina di Lurago d'Erba (Como, Italia). Franco Albini (17 ottobre 1905-1 novembre 1977) è stato un architetto, designer e professore universitario italiano di design neo-razionalista. Giovane allievo di Gio Ponti, Albini divenne dai primi anni '30 una delle figure chiave del Razionalismo italiano, di cui però diede un'interpretazione per molti versi eclettica. Fu sulla base di queste convinzioni che nel dopoguerra si avvicinò al mondo delle fibre tessute, instaurando, nel 1951, uno stretto rapporto con il laboratorio di Vittorio Bonacina, azienda fondata nel 1889 da Giovanni Bonacina, padre di Vittorio, il quale, sfruttando l'arte dell'antico mestiere dell'intreccio di cesti, fondò la sua azienda, ampliando presto la propria produzione con poltrone ed elementi d'arredo, specializzandosi nell'uso di materiali come bambù, rattan e vimini. Il risultato di questa collaborazione culminò nei mobili in bambù e rattan presentati alla IX Triennale del 1951. Il materiale, tradizionale e povero, venne affrontato per la prima volta con spirito di ricerca e avanguardia, dando vita ad alcuni capolavori che hanno lasciato un segno indelebile di Albini e Bonacina nella storia del design. Altre prestigiose aziende italiane, come Cassina, Arflex, Poggi, Arteluce, Brionvega e Knoll, si sono avvalse della fattiva collaborazione di Albini, che è stato insignito per tre volte del Compasso d'Oro, il più prestigioso premio di design italiano. La tradizione di tali mobili ha avuto origine negli Stati Uniti alla fine dell'800. La moda si diffuse presto in Europa e in Italia, sia nella Brianza che nella Pianura Padana e in Toscana. Da materiale eminentemente povero, si è trovato a ricoprire il ruolo di dettaglio di lusso nel design contemporaneo, portando con sé il valore aggiunto di decine di ore di lavorazione manuale eseguite da una classe in estinzione di abili artigiani. Con il termine bambù si identifica un gruppo di piante erbacee sempreverdi molto vigorose che crescono in un clima tropicale o molto umido; tutte le specie di bambù hanno come caratteristica comune il fusto cavo, molto alto, facilmente lavorabile e piuttosto rigido. Viene utilizzato per la produzione di mobili, sedie, sdraio, divani ma anche articoli per la casa e perfino parquet e pavimentazioni. Il bambù è un simbolo di resistenza: è apprezzato per la sua capacità di resistere alle tempeste senza rompersi, grazie al suo stelo cavo e flessibile e alle radici straordinariamente forti. È un simbolo di purezza, fermezza e altre virtù. Il midollo è la parte più interna della canna di rattan che viene scomposta in strisce molto sottili; è quindi la parte più pregiata e raffinata e per questo anche la più delicata. Il rattan è ricavato dalla canna indiana che, lasciata essiccare al sole ai margini delle foreste, assume straordinarie doti di resistenza e durabilità. Nel settore delle rifiniture per esterni viene lavorato con o senza corteccia. Esiste anche il vimini, materiale realizzato intrecciando rami di salice o di altre piante. L'elasticità e la resistenza del vimini di salice lo rendono, da tempo immemorabile, ideale per realizzare ceste e cestini; per queste lavorazioni viene utilizzato anche il giunco, una piccola pianta perenne che si trova nelle zone paludose o marittime.
.png)
Venditore SILVER a Prato, Italy
-thumb.webp)
