Scultura di gatto in plexiglass realizzata in Brasile da Abraham Palatnik, anni '70. Abraham Palatnik, nato nel 1928 a Natal, Brasile, e deceduto nel 2020 a Rio de Janeiro, è stato un artista brasiliano pionieristico, celebre per i suoi contributi significativi all'arte cinetica e ottica. La sua formazione in fisica e meccanica, acquisita a Tel Aviv, e l'interesse per la tecnologia, il movimento e la luce hanno guidato la sua esplorazione artistica, fondendo arte e scienza in modi rivoluzionari. Notoriamente conosciuto per i suoi "Aparelhos Cinecromáticos" (Dispositivi Cinecromatici), esordì alla 1ª Biennale di São Paulo nel 1951, dove ricevette una menzione d'onore nonostante la sua opera non si adattasse alle categorie artistiche tradizionali. Questi dispositivi, casse illuminate dall'interno con lampadine mobili, creavano campi cromatici dinamici attraverso tessuti traslucidi, inaugurando un nuovo modo di percepire l'arte. La carriera di Palatnik, estesa su sette decenni, ha visto la creazione di opere che sfruttano la relazione tra arte e tecnologia, con una particolare attenzione agli effetti cinetici e ottici. Le sue serie di "progressioni" e "oggetti cinetici", utilizzando materiali come legno, cartone e acrilico, riflettono un profondo interesse per i modelli ritmici e il movimento. Palatnik ha partecipato a numerose esposizioni internazionali e le sue opere sono presenti in collezioni di prestigio come il MoMA a New York e il MAM-SP a São Paulo. La sua scomparsa a causa del COVID-19 ha segnato la fine di un'era per l'arte tecnologica brasiliana, lasciando un'eredità d'innovazione e sperimentazione.
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