Descrizione dell'oggetto
XIX secolo. Busto di Juliette Récamier in alabastro, cm 42 x 23 x 11. La scultura rappresenta il busto di Jeanne Françoise Julie Adélaïde Bernard, meglio nota come Juliette Récamier o Madame Récamier (Lione, 3 dicembre 1777 – Parigi, 11 maggio 1849), famosa salottiera francese nell'epoca del Direttorio e del Primo Impero. La famiglia di Juliette apparteneva alla borghesia di Lione: suo padre, Jean Bernard, era un notabile reale. Nominato direttore delle finanze, si trasferì a Parigi con la famiglia nel 1786. La madre di Juliette invece, ereditiera dalla ricca dote, era una donna mondana e intelligente. Il salotto di Madame Récamier divenne presto il luogo di ritrovo di una società d'élite, ma non mancò di coinvolgere le alte sfere del potere. La straordinaria bellezza e lo charme di Juliette le guadagnarono una gran folla di ammiratori. La raffinata dama fu tra le prime ad adottare il "gusto alla greca" nel vestiario - semplicissimi abiti di mussola semitrasparente - e giocò un ruolo non indifferente nella diffusione del gusto per l'antichità, poi conosciuto come stile Impero. Amica di Madame de Staël e poi, sotto l'Impero, amica e compagna di Chateaubriand, fu una figura chiave nell'opposizione al regime di Napoleone Bonaparte, grazie al suo salotto culturale che fu un centro politico e intellettuale. A causa delle sue posizioni, finì per essere esiliata da Parigi. Dopo aver soggiornato dal settembre 1811 al giugno 1812 a Châlons-en-Champagne e poi a Lione, visitò l'Italia. Poté tornare nella capitale francese solo alla caduta dell’Impero, nel 1815, dove continuò a ricevere le più importanti celebrità dell'epoca. Juliette viene ritratta mentre abbassa timidamente lo sguardo e trattiene con entrambe le mani un velo sul suo petto, coprendosi i seni, in un gesto di grande pudore e riservatezza. Un lieve sorriso le aleggia sulle labbra e i suoi capelli ondulati sono trattenuti da una fascia in un’alta acconciatura. L’opera deriva dal modello realizzato dallo scultore francese Joseph Chinard (Lione, 12 febbraio 1756 - 20 giugno 1813). Dopo aver ricevuto la sua formazione iniziale a Lione, come pittore all'École Royale de Dessin e come sculture in una bottega locale, Chinard effettuò un viaggio a Roma tra il 1784-87, dove vinse un premio dall'Accademia di San Luca con la scultura Perseo e Andromeda in terracotta. Realizzò invece il marmo di Juliette Récamier, oggi conservato a Lione al Musée des Beaux Arts, durante un suo soggiorno a Parigi tra il 1801 e il 1802. Dell’opera esiste anche la versione in terracotta, oggi conservata al Getty Museum di Los Angeles. Le opere di Chinard possono essere difatti oggi ammirate nelle più importanti collezioni museali tra cui il Metropolitan Museum of Art e la National Gallery of Art di Washington, oltre alle due istituzioni sopra citate. L'oggetto è in buono stato di conservazione.
ID: 77435-1713541752-88599
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