Tavolino scultoreo in cemento e vetro nello stile di Henry Moore, anni '50. Oggetto ipnotico: da qualunque angolazione lo si guardi, lo si vede e lo si interpreta in maniera diversa. La scultura che regge il vetro, realizzata in cemento con un'anima in ferro (quasi sicuramente), ha una forma antropomorfa che lascia intravedere la sinuosità femminile. Una figura organica, insomma, che si plasma tra se stessa, girandosi intorno, attraversandosi e dilatando le sue curve in un gioco di movimenti materici, quasi psichedelici. Porta addosso le tracce del tempo, pertanto alcuni dei segni dovuti alla sua delicatezza sono visibili ma anche restaurati e, in ogni caso, non compromettono la solidità o la scultura stessa.